Prove di (pacifica) GUERRIGLIA URBANA – Seconda parte

guerrillagardening2E’ cominciato in Via dell’Agnolo qui a Firenze, l’attacco verde di Salizzoni, dove nel Maggio del 2011 ha creato il suo il primo Community Garden sfruttando la tecnica della subirrigazione, speciale per il grande risparmio che comporta nell’utilizzo di acqua.

E’ interessante fare al riguardo un cenno alla cosiddetta Doppia Piramide Alimentare, che affianca la piramide alimentare a quella, rovesciata, ambientale, per dimostrare quello che è l’impatto ambientale degli alimenti. Portandoci alla conclusione che i cibi che costituiscono la base di un’alimentazione corretta sono anche i più sostenibili per il pianeta!

Servendosi di una trentina di contenitori in plastica gentilmente offerti da Ikea (manovra, quella della multinazionale, certo non propriamente disinteressata), numerosi giardinieri d’assalto hanno partecipato all’iniziativa per creare fioriere dove sono germogliati vari generi di vegetali.

Grazie a questo primo esperimento, Giacomo ha ricevuto visibilità ed ha imparato a migliorarsi nella scelta dei materiali da utilizzare e nelle tecnologie da applicare.

Ecco dunque pronto il suo nuovo progetto: dare nuovo valore e nuova vita ad un grande spazio cementato abbandonato, luminoso, situato in Borgo Pinti presso l’Istituto Barberi, Cooperativa Sociale che offre attività di volontariato per ragazzi diversamente abili.

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Nel progetto di Giacomo compaiono numerose collaborazioni, fra associazioni e  privati, ed è garantita la manutenzione dell’orto che si verrà a creare grazie al lavoro dei ragazzi dell’Istituto e di tutti i cittadini che vorranno collaborare. Serviranno una serra, dei contenitori per la terra in juta, pancali in legno. Si potranno costruire pergolati, raccoglitori di acque piovane, perfino un laboratorio di falegnameria dove riutilizzare materiali come copertoni, pancali, carrelli della spesa. Tutto è riciclabile ed utile. Tutto può rinascere e far nascere qualcos’altro. Il cortile può vivere di nuova vita, di colori,  profumi, diventare luogo di incontro, scambio, crescita.

“Non  dimentichiamo che in principio era l’Eden!…” ci porta a riflettere Salizzoni “…rappresentato in molte raffigurazioni come un giardino carico di frutti. Che tra le Sette Meraviglie del mondo vi erano i giardini pensili di Babilonia. Pensiamo alle innumerevoli trovate tecnologiche che l’uomo ha raggiunto per dare vita alle piante in condizioni avverse. Al legame inscindibile che esiste e mai verrà sopito, tra uomo e natura. Alla relazione che nasce tra la sua coltivazione e quella ripresa che si crea, nel senso di inclusione sociale, sovranità alimentare ed educazione ambientale.”

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Le altre invenzioni di casa Salizzoni: sul loro tetto, Giacomo e la moglie Melissa hanno creato “l’orto appeso”, grazie al quale si riesce a sfruttare anche piccoli spazi, cambiando dimensione: coltivando in verticale! In semplici sacchi o borse di tela, si possono seminare, con ottimi risultati, piante da fiore o da orto.

I Seedmatches, fiammiferi che hanno una capocchia fatta di semi, invece che di zolfo.

O le Seedbombs, “bombe” composte di argilla, humus e semi che venivano usati dagli Indiani d’America per bonificare alcune aree. Una volta lanciate su di un terreno, “esplodono” lentamente grazie al tempo, il calore e la pioggia. (Per i veri amanti, è possibile utilizzare il kit selfmade bombs, per fabbricare bombe di semi in proprio.)

Giacomo produce anche veri e propri giochi ecologici, per l’educazione dei bambini nelle scuole.

Per finire, segnaliamo le Seedcards: cartoncini pretagliati che contengono una serie di semi. Basta strapparne un lembo e infilarle nel terreno. La Natura fa il resto.

Come diceva Honoré de Balzac: “L’arte, è natura concentrata.”

MARTINA SCAPIGLIATI