Regina Schrecker, iconica figura della moda si racconta a FUL

Regina Schrecker e Andy Warhol

Regina Schrecker, donna e figura poliedrica della moda, si racconta a FUL attraverso episodi e progetti che la rappresentano.

La donna – la top model – la musa – la stilista

Esordisce come top model, giovanissima, sfilando sulle passerelle dei grandi maestri dell’alta moda. Da Roma, a Firenze, fino a Parigi. Lavora anche in RAI nei Caroselli di Johnny Dorelli, Enzo Jannacci e Walter Chiari. Alla carriera di modella, combina lo studio alla Cattolica di Milano in Storia dell’Arte e del Teatro. E in questo momento – frequentando anche la frenetica e fervida Londra di Mary Quant e dei Beatles – comprende di voler disegnare abiti e non più solo indossarli.


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Nel 1980 viene lanciata la sua griffe dove il vestire è anticonformista, moderno e ricco di suggestioni. Negli anni ’90 si dedica ai mercati emergenti, ai paesi dell’Est e dell’Oriente: traghetta il Made in Italy in Russia, Giappone, Cina fino alla Mongolia. Arriva il nuovo millennio e nel 2000 inizia a dedicarsi anche al disegno di costumi teatrali – iconici i lavori per Madama Butterfly e Biancaneve. E poi il mondo delle spose. Regina Schrecker – inarrestabile nell’esplorare i mondi della moda.

Regina Schrecker e Andy Warhol

Questa energia le viene da dentro: dalla famiglia – con sua mamma grafica, dall’aver sempre disegnato e soprattutto dall’amore profondo per gli abiti. Una passione, la sua, che si vede nei dettagli, nelle forme e nella struttura dei suoi capi. Vestiti per una donna che vuole sentirsi bene con sé stessa, che vuole vedersi bella e che indossa ciò che la rende felice – ci racconta Regina; che oggi lavora a nuovi temi: alla sostenibilità e alla ricerca di un lifestyle green – in linea con il periodo storico a cui apparteniamo.

L’immagine iconica di Regina, viene da uno scatto fatto per lei dall’amico Andy Warhol

Era il 1983 e Andy Warhol la fotografa. Il più grande artista della Pop Art, le dedica una coppia di ritratti che poi diventano le icone della griffe di Regina. Oggi, undici scatti che la ritraggono – firmati A.W., sono all’interno della collezione del Museo di Pittsburgh. Un accento ancora più forte che possiamo mettere sulla vita, sulla donna e sulla fashion designer che è Regina Schrecker.

Le iniziative – i progetti

Legate all’attualità – due importanti iniziative.

La prima è Foulard d’autore, dedicata al personale medico e paramedico: un ringraziamento per quanto fatto durante l’emergenza da Covid-19. Tramite una donazione sul sito www.donailfoularddautore.com, un foulard viene regalato agli operatori del settore sanitario e un altro viene inviato a chi ha effettuato la donazione. Dopo l’Ospedale di Roma Spallanzani, dove sono stati ricoverati i primi casi, e quello di Lodi, uno degli centri più colpiti dal Covid in Italia, Regina Schrecker vuole ringraziare medici e operatori sanitari delle strutture ospedaliere della Toscana. Da settembre: l’inizio della donazione di foulard al personale del pronto soccorso di Careggi per poi proseguire con le altre strutture fiorentine e toscane.

abiti divina commedia

La seconda riguarda Dante e la donna nella Divina Commedia. Regina Schrecker ha preso a modello tre storie femminili rappresentative, una per ogni Cantica: due racconti di femminicidio – quelli di Pia de’ Tolomei e Francesca da Rimini – e uno – quello di Beatrice – d’amore eterno ed ideale. Gli abiti sono stati realizzati artigianalmente dalla sartoria teatrale fiorentina che ha da sempre un forte legame con la stilista – in quanto realizza i costumi teatrali da lei disegnati. Per Pia de’ Tolomei, Regina ha scelto una linea semplice ma elegante, una seta pesante e una linea morbida che accompagna il corpo. Francesca da Rimini è raffigurata con un raffinato abito in seta rossa maniche lunghe, doppie, con una sontuosa sottogonna, sempre in pesante seta, in colore contrastante di un verde scuro tendente al blu notte. Colori che già da soli rappresentano la passione, la speranza e la sacralità. La stilista, per Beatrice, ha voluto evidenziare la purezza e la leggerezza della figura dantesca nel Paradiso con una tunica di crêpe pesante rosa pallido, con maniche in pizzo che arricchisce anche la scollatura. Con lo stesso pizzo la stilista ha realizzato un mantello con strascico che impreziosisce l’abito, così come l’acconciatura in oro tra i capelli. Tramite questo progetto, Regina Schrecker è riuscita a parlare di tre figure letterarie ma rendendole del tutto reali e contemporanee, rappresentandone le ingiustizie e le sofferenze, ma anche i pregiudizi che le donne devono affrontare. Dal matrimonio combinato quando bambine, alla convivenza forzata e vissuta in solitudine, fino alla violenza fisica e psicologica, che spesso termina tragicamente in femminicidio, proprio come nel caso di Pia dei Tolomei e in quella di Francesca da Rimini.

Una visione importante che travalica i confini della moda. Dove la moda si fa portatrice di messaggi. Dove la moda diventa un ponte tra il pensiero e la parola così da esplicare i meccanismi complessi del reale.

Descrivere Regina in 5147 caratteri è solo il primo tratto del disegno, è la punta che tocca il foglio. Parliamo di una visione multilaterale della contemporaneità e della donna. Un inizio che vuole far scoprire la passione, le idee, la visione di Regina Schrecker.