
“Sfioriamoci”, concerto tributo a Paolo Benvegnù
Il 22 marzo il cantautore lombardo, ma fiorentino d’adozione, avrebbe dovuto esibirsi al glue. Prematuramente scomparso a dicembre, la data si farà lo stesso come serata tributo.
Sabato 22 marzo Paolo Benvegnù avrebbe dovuto suonare a Firenze per una nuova data del suo “Piccoli Fragilissimi Film Reloaded– Tour”. E in qualche modo il cantautore milanese suonerà, o meglio, risuonerà lo stesso nel locale perché il Glue ospiterà un evento molto particolare: “SFIORIAMOCI”, una serata dedicata a Paolo in cui sarà possibile sentire suonare chi ha condiviso il palco e lo studio con lui in tutti questi anni della sua carriera. Ingresso gratuito con tessera associativa.
Sul palco del Glue saranno presenti tutti i musicisti che hanno collaborato con Paolo durante la sua carriera e, in formazione fissa, la band degli ultimi due tour per i dischi È inutile parlare d’amore e Piccoli Fragilissimi Film – Reloaded: Luca Roccia Baldini, Gabriele Berioli, Daniele Berioli, Tazio Aprile, Guglielmo Ridolfo Gagliano, Saverio Zacchei, Andrea Franchi, Gionni Dall’Orto, Fabrizio Orrigo, Massimo Fantoni, Marco Lazzeri, Ciro Fiorucci, Filippo Brilli, Igor Cardeti, Stefano Ferri, Vanni Bartolini, Lucia Baricci, Luca Ronga, Marco Parente, Alessandro Fiori, Beatrice Antolini, Francesco Prosperi.

La serata sarà l’occasione di far rivivere di momenti in cui Paolo ha “sfiorato” le vite di chi l’ha conosciuto, amato o anche solo ascoltato. Il locale di campo di Marte ha presentato la serata scrivendo sui suoi canali social:
Paolo, tra le tante eredità e ricordi che sta lasciando, è riuscito a creare una comunità di persone che hanno ruotato intorno alla sua persona e alla sua musica che, indirettamente e virtualmente, è come se si conoscessero e si volessero bene, senza magari essersi mai visti. E proprio in virtù di questo dono che Benvegnù ci ha lasciato, questa serata sarà per Paolo ma anche per coloro che vorranno omaggiarlo suonando, cantando, leggendo un ricordo.
Paolo Benvegnù, nato a Milano nel 1965, avrebbe compiuto lo scorso 14 febbraio sessant’anni, se non fosse scomparso improvvisamente per un infarto il 31 dicembre 2024 nella sua casa di Toscolano Maderno sul Lago di Garda.

Oltre alla sua prolifica carriera solista, 10 album all’attivo dal 2004 al 2024, conta tre dischi con la sua precedente band, gli Scisma. Il gruppo, formatosi in provincia di Brescia nel 1993, nel 1997 ottiene un buon successo di pubblico e critica come rock-band indipendente grazie al disco Rosemary Plexiglas.
Il sottoscritto, ha proprio avuto l’occasione di vedere gli Scisma in un memorabile concerto alla Festa dell’Unità di Empoli nel lontano giugno del 1998. Ero sotto al palco, proprio sotto ai riff della chitarra di Paolo Benvegnù!
Dopo lo scioglimento degli Scisma, avvenuto nel 2000, Benvegnù si trasferisce a Firenze, dove collabora con Marco Parente e altri esponenti della scena fiorentina come Irene Grandi e David Riondino. Organizza un suo studio di registrazione a Prato e le collaborazioni diventano tantissime, tra cui merita citare Stefano Bollani (il giorno prima di morire, ironia della sorte partecipa alla trasmissione di Bollani e Valentina Cenni su Rai 3“Via dei matti n. 0“), Mauro Pagani, Brunori SAS e Malika Ayane.

Ha ottenuto numerosi riconoscimenti e proprio nel 2024 il suo ultimo album È inutile parlare d’amore ha vinto come miglior album in assoluto del 2024 la Targa Tenco.
Paolo Benvegnù è stato un artista che ha costruito un merito successo grazie a un talento di cantautore unico nel panorama italiano, a cui si associava una profonda umanità che rimaneva impressa a tutti quelli che lo incontravano. La sua musica ci mancherà tantissimo.
Foto: ©Antonio Viscido e ©Mauro Talamonti