Storia dell’ACF Fiorentina

La Fiorentina ha una storia ormai centenaria. Era infatti il 29 agosto 1926 quando dalla fusione del Club Sportivo Firenze e la Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas voluta dal marchese Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano nacque l’ACF Fiorentina che tutt’oggi conosciamo.

Vediamo nel dettaglio quali sono stati i momenti più significativi – sia in positivo che in negativo – di questo grande club, non dimenticando tra l’altro di fare riferimento a alcuni dettagli meno conosciuti relativi alla sua interessantissima storia.

Le date memorabili nella storia dell’ACF Fiorentina

Dalla sua fondazione non si dovette attendere molto per assistere al debutto del nome “Fiorentina”, che venne infatti usato per la prima volta sul numero de “La Nazione” del 2 settembre 1926. Mentre la prima partita – sebbene si trattasse solo di un’amichevole – venne disputata il 20 settembre contro il Signa concludendosi con il risultato a favore di 2-1, la prima partita ufficiale si tenne il 29 settembre terminando 2-2 contro la Sampierdarenese. Quella che si dice una partenza col botto, che la diceva già lunga sui successi futuri e la longevità della società costituendo anche una chiara indicazione per gli appassionati di scommesse sport.

L’inconfondibile maglia viola della Fiorentina venne indossata per la prima volta il 22 settembre 1929 in un’amichevole contro la Roma. Anche se secondo la versione ufficiale dei fatti questa scelta sarebbe dovuta all’amore di Ridolfi per i colori dell’Ujpest, girano voci secondo le quali la colpa – o, a questo punto, il merito visto il successo che ha avuto negli anni – di questo colore fosse piuttosto da attribuire a un errore di lavaggio.

Passò poco per assistere al debutto della “Viola” in Serie A. Il meritato primo posto condiviso con il Bari nella stagione 1930-1931 della Serie B permise alla squadra allenata dall’ungherese Gyula Feldmann di prendere parte al suo primo campionato nella massima categoria italiana. A quella stagione risale anche la composizione da parte dei tifosi di “Canzone Viola” che, anche conosciuta come “O Fiorentina”, risulta essere con ogni probabilità l’inno dedicato a una squadra di calcio più antico d’Italia.

Lo stadio che tutt’ora ospita le sfide casalinghe della Fiorentina venne invece inaugurato il 13 settembre 1931. La dirigenza viola decise infatti che la vecchia struttura di via Bellini non sarebbe stata adatta per la Serie A e decise così che la nuova sede sarebbe sorta nell’elegante quartiere dei Campi di Marte e che sarebbe stata progettata dal giovane architetto Pierluigi Nervi. Inizialmente intitolato a Giovanni Berta per ordine del regime fascista, lo stadio venne finalmente dedicato alla memoria di Artemio Franchi nel 1991, che aveva ricoperto ruoli di primo piano nella UEFA, la FIGC e la FIFA.

Durante i suoi primi 95 anni di vita la Fiorentina si è aggiudicata un buon numero di trofei. Nello specifico, questi sono distribuiti tra titoli nazionali (2 campionati di Serie A, 6 Coppe Italia e 1 Supercoppa Italiana) e internazionali (1 Coppa delle Coppe, 1 Coppa Grasshoppers, 1 Coppa Mitropa e 1 Coppa di Lega Italo-Inglese).

Oltre alle soddisfazioni brevemente enumerate in precedenza, non mancano comunque anche periodi bui, con uno dei più negativi in assoluto che risale senza dubbio alla stagione 2001-2002. Quell’anno la Fiorentina non solo retrocesse, ma fu anche obbligata a dichiarare il fallimento per la mancanza di liquidità sotto la presidenza di Vittorio Cecchi Gori. Successivamente, la nuova dirigenza Della Valle la ricondusse rapidamente al vertice del calcio italiano.

Nonostante quest’ultima citazione ai momenti difficili vissuti dalla Fiorentina, non si potrebbe che chiudere questo viaggio nel tempo accennando a un elemento positivo della storia viola.

Stiamo parlando dei numerosi giocatori e allenatori di grande livello che si sono succeduti tra le sue file nel corso degli anni. Tra i primi, ricordiamo per esempio Baggio, Batistuta, Toni, Toldo, Antognoni e Rui Costa – oltre che i più recenti Chiesa e Ribery. Del secondo gruppo fanno invece parte miti come Trapattoni, Mancini, Ranieri, Mondonico, Mihajlović e Mazzone, sono per citarne alcuni. 

ACF Fiorentina, uno sguardo al futuro

La Fiorentina ha già un po’ di storia alle spalle e ha dimostrato non solo di saper vincere, ma anche di essere in grado di risollevarsi anche nei momenti di difficoltà. Con una mentalità di questo tipo e una formazione che include tra le sue punte di diamante giocatori come Vlahović, Bonaventura e Milenković, i suoi tifosi non possono che dormire sonni tranquilli.