La vernice di Ultima Generazione su Palazzo Vecchio è stata lavata via, il cambiamento climatico resta

Ultima Generazione Firenze

La scorsa settimana l’azione rivendicata dal gruppo ecologista radicale in Piazza della Signoria e la diffusione del VI° Rapporto sui cambiamenti climatici dell’International Panel for Climate Change. Serve un Rinascimento Ecologico.

Gli attivisti di Ultima Generazione hanno preso di mira Palazzo Vecchio – come simbolo di potere – per un’azione dimostrativa per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’urgenza di liberarci dalle fonti fossili, prima causa del surriscaldamento globale. Un blitz dove però la scena se l’è presa il sindaco Nardella con il suo intervento, immortalato da social e foto dei turisti presenti. Quindi in questo articolo FUL vuole rimettere il focus sul problema: il clima.

La scelta del giorno e del luogo è stata spiegata dopo la rivendicazione di Ultima Generazione. Giovedì in parlamento è stato bocciato un emendamento del Movimento 5 Stelle che puntava a ridurre alcuni sussidi alle fonti fossili“Tagli che avrebbero permesso di utilizzare 500 milioni di euro di soldi pubblici per interventi contro la siccità e nella conversione ecologica”. 

E poi il target di Firenze: “[…] il comune continua a portare avanti scelte incompatibili con la necessità di ridurre le emissioni inquinanti […] Per salvare il Pianeta serve subito un Rinascimento Ecologico” con il riferimento al divieto di installare pannelli fotovoltaici nel centro storico.

I riflettori dei media sul sindaco Nardella hanno oscurato i motivi della protesta.

In redazione di FUL ci siamo confrontati su questa protesta di Ultima Generazione e quello che è stato chiaro a tutti, immagino anche ai nostri lettori, è come la narrazione mediatica abbia messo sotto i riflettori l’intervento del sindaco che ha bloccato uno degli attivisti. Poi Nardella ha contribuito al lavaggio della vernice imbracciando personalmente un’idropulitrice. Quindi da una parte abbiamo un’azione mediatica, a mio avviso senza senso, dall’altra una criminalizzazione eccessiva degli ambientalisti radicali, basta farsi un giro sui social per vedere il livore delle offese. In confronto il “Ma che c… fai” di Nardella (per il quale il sindaco si è poi scusato) è un complimento.

Qualcun altro in redazione ha trovato l’attivismo di Ultima Generazione necessario e condivisibile. Un po’ di vernice lavabile non è niente contro l’inattivismo della classe politica (nazionale e internazionale, beninteso) che sta condannando il futuro del nostro pianeta. 

Tutti concordi sul fatto che è stata una giornata bellissima per i “meme”. Ultima Generazione ha forse sbagliato il target? Si parla di quello che fanno e non perché lo fanno. Per qualcun altro non è così, dato che comunque si parla di loro. Tuttavia Palazzo Vecchio, più del Senato, è oggettivamente un target rischioso, perché immancabilmente si porta dietro molte critiche, come se l’arte schermasse dalla capacità di leggere il messaggio di protesta.

Il VI° Rapporto sul Clima dell’IPCC: la finestra per salvare il clima si sta chiudendo ma non siamo ancora spacciati. Bisogna agire subito.

Dopo nove anni migliaia di scienziati di 195 Paesi sono tornati a firmare il nuovo rapporto che farà da guida ai governi. L’IPCC delle Nazioni Unite  – ovvero il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico – conferma che sono le emissioni di gas serra di origine umana alimentate dalla nostra dipendenza dai combustibili fossili che stanno provocando il caos climatico sul pianeta. Tuttavia, ci sono anche le istruzioni su come possiamo invertire la rotta: adattamento e mitigazione dell’emergenza climatica in atto. 

Ma la finestra si sta chiudendo e dobbiamo agire ora, questo è il decennio decisivo per ridurre le emissioni climalteranti di CO2 in atmosfera, poi sarà troppo tardi e più avanza il riscaldamento più sarà difficile intervenire. Questo perché le emissioni persistono per molti anni in atmosfera una volta emesse e dobbiamo dimezzarle entro la fine del decennio e annullarle al 2050. L’imperativo è smettere subito di usare i combustibili fossiliavviare e finanziare politiche di adattamento, soprattutto per le aree più vulnerabili del pianeta. Se così non fosse, a questo trend di emissioni, cresciute ancora nel 2022, il target di Parigi di contenere l’aumento della temperatura globale a +1,5 gradi sarebbe mancato. Anzi, al 2100 l’aumento della temperatura sarebbe di ben 3,2 gradi. 

Per concludere resta così di grande attualità l’allarme lanciato dal Segretario generale dell’ONU Antonio Guterres<< a volte gli attivisti per il clima sono dipinti come pericolosi estremisti. Ma i veri estremisti sono i Paesi che aumentano la produzione di combustibili fossili>>.

Foto di Ayios Nikolaus via Facebook Ultima Generazione.