Scopri la tradizione delle buchette del vino con Diletta Corsini e Lucrezia Giordano: presentazione del libro a Ditta Artigianale il 5 dicembre.
Giovedì 5 dicembre alle ore 18:30, presso Ditta Artigianale in Piazza Ferrucci, il ciclo di incontri “Un caffè e un libro” torna con un appuntamento che ci porterà nel cuore della storia fiorentina. Diletta Corsini e Lucrezia Giordano presenteranno il loro libro, “Firenze e Toscana. Le buchette del vino” (Edizioni BDV, 2024), dedicato a una delle più affascinanti curiosità architettoniche della città: le buchette del vino.
Cosa sono le buchette del vino?
Piccole finestrelle inserite nei muri di molti palazzi storici, le buchette del vino hanno origini che risalgono al XVII secolo. Nate come strumento per vendere vino direttamente dalla cantina dei nobili ai cittadini, eliminando così gli intermediari, le buchette rappresentavano un modo discreto ed efficiente di commercio. Queste aperture erano progettate per consentire il passaggio di un fiasco di vino, e spesso erano decorate con cornici in pietra, tanto da essere definite anche “tabernacoli del vino”. Ma non si trattava solo di commercio. Durante i periodi di crisi, come la peste del 1634, le buchette venivano utilizzate anche per lasciare cibo e vino ai bisognosi, in un gesto di solidarietà anonima.
Un’eredità che resiste nel tempo
Oggi, grazie al lavoro dell’Associazione Culturale Buchette del Vino, sappiamo che sono circa 155 le buchette ancora visibili nel centro di Firenze, a cui si aggiungono altre 26 fuori dalle mura e oltre un centinaio in altre province toscane. Tuttavia, molte di queste aperture sono state tristemente murate o distrutte nel corso dei secoli.
Negli ultimi anni, le buchette hanno conosciuto una rinascita. Durante il lockdown del 2020, alcune attività, come la celebre gelateria Vivoli, hanno ripreso a utilizzarle per servire caffè e gelati, riscuotendo grande successo. Oggi, sempre più locali, tra cui il ristorante Babae e Osteria delle Brache, hanno riportato in vita questa tradizione, trasformandola in un’attrazione non solo culturale ma anche social.
Un appuntamento imperdibile
Durante l’incontro, le autrici ci condurranno in un viaggio attraverso le storie e gli aneddoti legati a queste affascinanti finestrelle, svelandoci un pezzo della Firenze più autentica e nascosta. Modererà l’incontro il giornalista enogastronomico Giacomo Iacobellis, coordinatore editoriale di F.U.C.K, l’inserto gastronomico di FUL dedicato alla gastronomia.
L’ingresso è libero, ma è consigliata la prenotazione su Eventbrite per garantire il proprio posto.
Non perdete questa occasione per scoprire una tradizione che ha attraversato i secoli, tra innovazione, solidarietà e cultura. Con “Un caffè e un libro”, la storia diventa viva, proprio come le buchette del vino, piccoli scrigni di storie e sapori.