Uncomfortable tours: non le solite visite guidate a Firenze

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Tornano per il terzo anno gli appuntamenti di Uncomfortable tours, itinerari e narrative dissenzienti a Firenze. Un ciclo di visite urbane gratuite, curate da Stazione Utopia, nell’ambito del progetto Amir accoglienza musei inclusione relazione – che dal 2018 propone attività di mediazione al patrimonio artistico di Firenze – condotte da cittadini/e con passato migratorio.

Il patrimonio culturale e lo spazio urbano conservano testimonianze stratificate di relazioni di potere, sono il frutto di politiche di propaganda e costruzione del consenso, ma sono anche luoghi di militanza e attivismo che anche attraverso l’arte hanno determinato appartenenze sociali e identità collettive.

Dagli archivi fotografici alla presenza di persone schiavizzate nel ‘400, dalle comunità omossessuali fiorentine nel Rinascimento alle piante tropicali raccolte negli orti botanici, dalle tracce della storia operaia rimosse dallo spazio pubblico, ai segni del passato coloniale ancora presenti in città, dalla moschea di Firenze fino alla presenza di arabi e africani nella Chiesa di Santa Maria Novella, le visite e le passeggiate urbane condotte da persone con passato migratorio propongono narrative dissenzienti affrontando temi poco conosciuti, storie rimosse, pratiche sociali di sperimentazione che dai margini, in passato come oggi sono capaci di alimentare la costruzione collettiva di immaginari e simboli per riappropriarsi di spazi e visibilità pubblici.

Nata all’interno del progetto AMIR accoglienza musei inclusione relazione che da anni propone visite museali e itinerari in città condotti da persone con passato migratorio, questa nuova edizione di Uncomfortable tours curata da Stazione Utopia in occasione dell’Estate Fiorentina 2024,  contribuisce ad alimentare una contronarrativa più equa e polifonica, per restituire ai visitatori e alle visitatrici la possibilità di affrontare tematiche inedite attraverso lo sguardo e le voci di soggettività che difficilmente hanno modo di contribuire alla costruzione simbolica dello spazio urbano.  

Oltre agli appuntamenti con le storiche visite il programma di questo anno propone una serie di novità fra cui: una passeggiata etnobotanica nel Giardino dei Semplici alla scoperta delle piante provenienti dalle Americhe, dall’Africa e dall’Asia che dal Cinquecento hanno cominciato a essere coltivate e catalogate in Europa, una sezione speciale con un seminario e un incontro pubblico dedicati al colonialismo italiano in Africa e Albania attraverso gli archivi fotografici Alinari, del Museo Marubi di Scutari in Albania e le fotografie del fondo Carlo Guidotti, conservato presso l’Archivio Fotografico Lucchese e infine una visita agli affreschi di Santa Maria Novella per indagare le relazioni interreligiose e interculturali nella Firenze del passato.

PROGRAMMA

18.07, 25.07 h. 17.30 e 12.09 e 19.09 h. 16.30: STORIE DI PIANTE E PERSONE IN VIAGGIO, Passeggiate etnobotaniche a più voci (Visita all’orto botanico di Firenze, Q1)

A partire dal Cinquecento le piante raccolte in estremo oriente, in Africa, in Sud America hanno cominciato a popolare i giardini delle ville, le serre e gli orti europei. Generazione dopo generazione, un patrimonio culturale e botanico proveniente da altri paesi, si è radicato in Europa e a Firenze, dove è stato catalogato e rinominato secondo una classificazione di stampo illuminista. In questo processo di adattamento molte delle informazioni sugli usi alimentari, medicinali, tradizionali e gli stessi nomi che queste piante avevano nelle culture native sono andate perdute. La passeggiata intreccia i saperi dei mediatori/trici con quelle dei curatori/trici, per dare spazio tanto al racconto delle peculiarità biologiche ed ecologiche delle specie quanto ai loro utilizzi etnobotanici, spesso ignoti o poco considerati.

21.07 h. 11.00: LA PETRAIA E LA PASSIONE PER L’ESOTICO (Visita alla Villa medicea La Petraia, Q5)

Tra il XVI e il XVIII sec, le scoperte geografiche spalancarono un orizzonte sconosciuto di terre, persone, culture, oggetti d’arte, specie botaniche, provenienti da mondi lontani: dal ritratto di un giovane albino proveniente dell’Angola, agli acquerelli cinesi e alla porcellana, gli oggetti raccontano lo sguardo che l’Europa ha posato sul mondo.

01.09 h. 11: «TESTE NERE VENUTE DA LISBONA», STORIE DI PERSONE SCHIAVIZZATE NEL RINASCIMENTO (Itinerario in città, Centro storico di Firenze, Q1)

Un percorso nel centro della città, dalla Cappella dei Magi dove è dipinto un uomo nero alla Cappella Feroni, eretta per celebrare uno dei primi commercianti di persone schiavizzate, alla scoperta delle tracce di una storia poco nota: quella della schiavitù nella Firenze rinascimentale. Ritrovo davanti a Palazzo Medici Riccardi

06.09 h. 17: BARSENE E LA STORIA DELLA RIVOLTA DELLE TRECCIAIOLE DI PERETOLA (Itinerario in città, Borgo di Peretola Q5)

A partire da Peretola, la storia di uno dei primi grandi scioperi sindacali femminili in Italia, un mese di lotta e di presidio condotto dalle operaie del settore dei cappelli di paglia per rivendicare migliori di condizioni di vita e di lavoro. Ritrovo in Piazza di Santa Maria a Peretola

13.09 h. 17: FIRENZE COLONIALE (Itinerario in città, Centro storico di Firenze, Q1)

Nella culla del Rinascimento il passato coloniale della città rimane appena percettibile, ma tuttora strade, monumenti, lapidi ricordano imprese e protagonisti di una storia rimossa. Ritrovo in Piazza Adua

17.09 h. 18: UNA NUOVA MOSCHEA A FIRENZE (Visita alla Moschea, Centro storico di Firenze, Q1)

Nel quartiere di Sant’Ambrogio si trovano tre importanti luoghi per la comunità locale, che da anni si impegna attivamente nella promozione del dialogo interreligioso e del rispetto reciproco tra le principali religioni monoteiste. Qui, fra la cupola verde della Sinagoga e la storica Chiesa di Sant’Ambrogio è stata recentemente inaugurata la nuova Moschea, luogo di incontro e culto per le preghiere collettive, con uno spazio per le abluzioni e un’area riservata alle donne. Sebbene l’edificio non presenti cupole né minareti, rispetta pienamente l’organizzazione e la liturgia del rito islamico, facendosi segno visibile della comunità islamica fiorentina da sempre radicata sul territorio. Ritrovo davanti al parco di Piazza dei Ciompi

18.09 e 27.09 h. 17: QUEERING FLORENCE (Itinerario in città, Centro storico di Firenze, Q1)

Il bisogno di purificazione richiede capri espiatori, e nella Firenze tardo medievale e rinascimentale furono individuati fra le donne e i sodomiti. Adottando la teologia di un Dio che punisce il mondo intero per i peccati di alcuni, le autorità cittadine si impegnarono, a fasi alterne, a salvaguardare la purezza della società difendendo l’unità della città-famiglia e la sua urgenza di crescita demografica. La visita esplora i diversi modi con cui le culture hanno nel tempo costruito l’identità sessuale attraverso canoni, divieti, riti di passaggio, scegliendo talvolta la repressione e talvolta celebrando la diversità. Rritrovo in Piazza S. Croce, sotto la statua di Dante.

20.09 h. 18: ARCHIVI FOTOGRAFICI, OGGETTI E MEMORIE COLONIALI (Seminario pubblico, Villa Fabbricotti)

Gli archivi, e qualche volta anche le nostre case, conservano le tracce del colonialismo italiano in Africa e in Albania. Partendo dalle collezioni del Museo Nazionale di Fotografia Marubi di Scutari e degli Archivi Alinari, il seminario riflette sul potere delle fotografie nel costruire immaginari che dal passato si riflettono nel presente. In collaborazione con Fondazione Alinari per la Fotografia e Marubi Museo Nazionale della Fotografia. Modera Agnese Ghezzi, storica della fotografia, Scuola IMT Alti Studi Lucca.

23.09 h. 18: FOTOGRAFIA COLONIALE E SGUARDI DECOLONIALI (Laboratorio pubblico, Slataper posto esotico, Q5)

Il laboratorio è l’occasione per guardare insieme a mediatori/mediatrici Amir alcuni materiali fotografici relativi all’occupazione coloniale italiana in Etiopia ed Eritrea nel 1935-1936 provenienti dal fondo Carlo Guidotti, conservato presso l’Archivio Fotografico Lucchese. Partendo dalla consapevolezza che l’archivio fotografico non è un contenitore neutro ma uno spazio in cui si accumulano storie e punti di vista, l’incontro propone una riflessione sulla fotografia, sul potere delle immagini e sulla costruzione di narrazioni. A cura di Agnese Ghezzi, ricercatrice presso la Scuola IMT Alti Studi Lucca e storica della fotografia e in collaborazione con il progetto Archivi in Rete. Ritrovo in Via Slataper 8.

28.09 h. 11, Chiesa di Santa Maria Novella: SUL MARGINE, ARABI E AFRICANI A SANTA MARIA NOVELLA (Visita alla Chiesa di Santa Maria Novella)

Un percorso nel complesso domenicano, che già fra Trecento e Quattrocento fu uno dei luoghi principali della città, ospitando anche nel 1439 il Concilio fra la Chiesa d’Oriente e quella d’Occidente. Osservando gli affreschi di Andrea Bonaiuti, Domenico Ghirlandaio e Filippino Lippi, ci focalizzeremo sulle figure, molto spesso inosservate, di arabi e africani. Questi personaggi, a margine della società, ci offrono chiavi di lettura per interpretare le opere d’arte a partire dalla riflessione sulle relazioni interreligiose e interculturali nella Firenze del passato. Con la consulenza scientifica di Jonathan Nelson, Professore di Storia dell’Arte

Info e prenotazioni

Amir – Accoglienza, musei, inclusione e relazione è un progetto avviato nel settembre del 2018 (il nome in arabo significa ‘principe’), a cura di una rete di musei del territorio finalizzato a proporre attività di mediazione culturale condotte da cittadini con passato migratorio. Attualmente coinvolge trentadue mediatori, otto musei a Firenze e Fiesole (Museo e Area archeologica di Fiesole, Museo Bandini, Museo Primo Conti, Museo di Palazzo Vecchio, Museo Novecento, Museo degli Innocenti) riuniti dal 2019 nella Rete tematica museale Musei di Tutti, oltre a Villa medicea La Petraia, il Giardino di Castello in collaborazione con la Direzione regionale musei della Toscana e i borghi storici di Peretola e Quaracchi, con un programma di attività promosso da Stazione Utopia. Il progetto a cura di Stazione Utopia e Rete Tematica Musei di tutti è realizzato con il sostegno Fondazione CR Firenze.

Le visite sono gratuite con prenotazione obbligatoria al sito www.stazioneutopia.com. Le visite durano circa un’ora e mezza, si consiglia di arrivare con qualche minuto di anticipo. In caso di gruppi (centri estivi, gruppi informali, associazioni di volontariato e promozione sociale), contattare la segreteria con cui è possibile concordare orari e date diverse.

INFO E CONTATTI: edu@stazioneutopia.com o +39 3884609980