10 giorni di eleganti cocktail letterari in un libro

martino dini

“Chi beve senza cultura, non sa niente di cosa beve”. Con in testa questa frase – parafrasata da una celebre dell’allenatore José Mourinho – mi sono approcciato a “Decocktailone”, uscito a settembre in occasione della Cocktail week 2020 per la fiorentina Porto Seguro Editore

Premetto di essere stato uno di quelli che beveva e basta, poi ho conosciuto Giacomo Iacobellis e Federico Pempori e ho capito che c’era un mondo dentro quello che stavo sorseggiando. È quindi un onore per me, ex profano della mixology, avere l’occasione di recensire questo libro.

Praticamente l’opera è nata così: tre amici si sono ritrovati su Skype durante i mesi in cui Firenze era in lockdown e hanno deciso di mettere a frutto le loro conoscenze, per intrattenersi e intrattenere come dei novelli protagonisti di un “Decamerone alcolico-letterario”. Uno è infatti un barman, l’altro un giornalista e l’ultimo un fotografo. Ecco perché il Decocktailone – firmato Federico Pempori e a cura di Giacomo Iacobellis, accompagnato dalle foto di Martino Dini – è una raccolta frizzante come un “Gin Fizz” e d’ispirazione come un assenzio nella Parigi dei simbolisti.

federico pempori+giacomo iacobellis+decocktailone

L’opera si presenta come un insieme di nozioni fondamentali per avviarsi al mondo del bartender e di cocktail originali ispirati ad autori o personaggi della letteratura. Un vero e proprio viaggio fra la scrittura, la miscelazione, la fotografia e la letteratura. Con le tre prefazioni iniziali di Umberto Caselli, ex presidente I.B.A., dello storico bartender Paolo Baldini e della Founder & Creative Director della “Florence Cocktail Week”, Paola Mencarelli, “Il Decocktailone” si sviluppa in dieci giorni (anziché dieci capitoli, per richiamare l’opera del Boccaccio). 

Attraverso altrettante conversazioni sul bartending, tra storia, tecniche di miscelazione e distillati, con sei drink list esclusive a tema letterario, troviamo: “La Divina Cocktmedia” con Dante Alighieri; “C’era una volta D’Annunzio” col Vate in persona; “Viaggio tra Italia e Germania” con Italo Svevo; “Il fu Mattia Mezcal” con Luigi Pirandello; “Maledetto Assenzio!” coi Poeti Maledetti francesi Charles Baudelaire e Paul Verlaine; “The American Dr…ink” in compagnia di Francis Scott Fitzgerald, Charles Bukowski, Edgar Allan Poe ed Ernest Hemingway. Se amate i classici, sarà curioso scoprire l’alcolico preferito o l’abbinamento ideale con una loro opera. Il rum per il Premio Nobel autore de Il vecchio e il mare, la birra per quell’ubriacone di Post Office o l’assenzio per il decadententismo dei Fiori del Male!

Il Decocktailone – per usare le parole del suo autore Federico Pempori – <<è un manuale che non è un manuale, un romanzo che non è un romanzo, direi soprattutto un progetto di ricerca, una raccolta di cocktail list e molto altro ancora… Leggendolo è possibile addentrarsi nel mondo del bar attraverso i padri della letteratura italiana e internazionale, ma anche viceversa>>

Infatti il libro è diviso in sezioni che accompagnano il lettore ad una visione d’insieme a partire da tutti gli elementi della mixology: prima gli strumenti, poi le ricette. Prima la teoria, poi la pratica. Prima gli insegnamenti, poi gli esercizi. Per godersi un aperitivo ben lontano dai soliti canoni e ricco di cultura, oltre che di gusto. 

il decocktailone

Personalmente, ho apprezzato questo voler presentare al lettore tutti gli strumenti del mestiere, nonché l’etimologia del nome degli alcolici. Curioso scoprire così da dove viene il nome della birra o del gin, dall’assenzio o del whisky e la loro storia. Una storia che spesso si perde nella notte dei tempi, ma ricca di leggende, cronaca e divieti: dal Proibizionismo negli USA degli anni Venti all’Italia del Fascismo. 

A mio avviso, in futuro e se gli autori lo vorranno, rimane lo spazio per dare un seguito a questo volume, molti sono gli spunti alcolico-letterari per continuare il viaggio. Penso alla Trilogia Marsigliese di Jean-Claude Izzo o Sotto il Vulcano di Malcolm Lowry. Infatti, uno dei tanti pregi è quello di far venire in mente personaggi di romanzi mitici, da leggere con la chiave della passione per il loro “cocktail”. A proposito, ma qual è il senso di questa strana parola che indica i drink? Per scoprirlo dovete leggere il libro!