La “100 km del Passatore” festeggia quest’anno la 45esima edizione e lo fa con la partecipazione di 1850 atleti, un record per la competizione podistica più famosa e dura d’Italia, organizzata come di consueto dalla “Associazione Sportiva Dilettantistica Il Passatore” con il patrocinio dei comuni di Firenze e Faenza.
L’ultramaratona tosco-emiliana è intitolata a Stefano Pelloni detto “Il Passatore”, brigante romagnolo protagonista di canti e leggende popolari, ucciso in uno scontro a fuoco dalla Gendarmeria Pontificia nel 1851. Il Passatore, una sorta di “Robin Hood della Romagna”, era solito nascondersi tra i monti dell’Appennino toscano perché nel Granducato c’era più tolleranza nei suoi confronti. A quanto pare le autorità dell’epoca non lo avevano schedato come bandito ma solo “personaggio facinoroso”.
Possono correre tutti gli atleti tesserati alla Federazione Italiana Di Atletica Leggera e gli atleti di associazioni estere riconosciute dalla Federazione internazionale di atletica. La partecipazione di stranieri è stata sempre cospicua e in molte edizioni si sono visti atleti tedeschi, inglesi o russi trionfare sia nella categoria maschile che femminile.
La corsa da tradizione si svolge nell’ultimo weekend di Maggio, quest’anno il via è per Sabato 27, con partenza ore 15.00 da Piazza della Signoria e arrivo in Piazza del Popolo a Faenza la mattina seguente entro le 11.00. Rigorosamente 100 km da percorrere in meno di 20 ore, attraversando Firenze, Fiesole, proseguendo lungo la Statale 302 per Borgo San Lorenzo, Marradi e Brisighella. Il tratto più duro è il passaggio dell’Appennino a 913 metri di altitudine presso il Colle di Casaglia, così, data la difficoltà del percorso notturno in montagna, ogni 5 km ci sono punti ristoro e assistenza medica garantiti dagli organizzatori. Il regolamento prevede pure i traguardi intermedi di Borgo San Lorenzo, Marradi e Passo della Colla da tagliare tutti entro un determinato numero di ore dalla partenza, pena l’esclusione dalla competizione.
L’idea di questa gara, che unisse le terre del Chianti a quelle del Sangiovese, viene da Alteo Dolcini quando alla fine degli anni Sessanta ricopriva la carica di presidente dell’Ente Vini di Romagna. Il progetto fu subito supportato da un gruppo di giornalisti di Stadio, Resto del Carlino e Gazzetta dello Sport e così finalmente nel 1973 la ”Società Il Passatore” di Faenza, con il contributo anche di alcune associazioni sportive locali, giunse all’organizzazione della prima edizione. Il successo fu tale che l’appuntamento divenne subito un evento per gli appassionati della disciplina e non solo, con contorno di ciclisti, fotografi e semplici curiosi ad accompagnare nel tragitto gli atleti. Inoltre, con il passare degli anni, Il Passatore ha avuto sempre più riconoscimento internazionale, tanto che in occasione dell’edizione del 1991 la corsa fu utilizzata ufficialmente per l’assegnazione del titolo di Campione del Mondo di ultramaratona.
L’appuntamento è quindi anche quest’anno un’occasione per vedere nelle strade della città una competizione di grande livello e per prendere parte all’evento anche come semplici spettatori al momento del via.
Francesco Sani