ANDALUSIA, LA SPAGNA DELLE TRADIZIONI

L’Andalusia, calda e passionale, è la regione dove sono nate corrida, tapas e flamenco, le tradizioni più sentite di tutta la Spagna. Un territorio tra deserto e oceano che conta otto province: Almeria, Cadice, Cordoba, Granada, Huelva, Jaén, Malaga e Siviglia.


In base ai giorni che avete a disposizione il vostro viaggio sarà più o meno lungo. Siete liberi di visitare tutto o solo alcune città. Potete partire con lo zaino in spalla oppure con un trolley. C’è chi preferirà un viaggio on the road alla Kerouac o chi sperimenterà autobus, treni e chi più ha più ne metta. Il risultato sarà sempre lo stesso: lascerete in Andalusia una parte di voi.

Le nostre mete preferite sono Siviglia, Granada e Cordoba. Curiosi di sapere perché?

Siviglia è vita.
Corrida, flamenco, tapas. Chiese, palazzi reali, piazze. Nei quartieri storici l’atmosfera è sospesa: il suono di una chitarra, i bar pieni di gente e un ventaglio in mano.
La Cattedrale insieme alla sua torre, la Giralda, sono dei tesori che chi visita Siviglia non può permettersi di perdere. Gotico e Rinascimento fusi insieme nella più imponente cattedrale gotica del mondo. Una volta usciti da qua perdervi tra le strade del quartiere di Santa Cruz per bere una cerveza e mangiare tapas. La prossima tappa è l’Alcázar, unico nella sua architettura mudéjar e nei suoi giardini. Per gli amanti di Star Wars, Plaza de España sarà un luogo familiare, costruita nel 1929 e con il suo particolare simbolismo, è il palazzo di Naboo nel secondo capitolo della saga: “L’attacco dei cloni”.

Per gli amanti del moderno il nostro speciale consiglio è di visitare il Centro Andaluso di Arte Contemporanea con sede presso il Monastero della Certosa di Santa María de las Cuevas. L’arte si innesta come un parassita sull’architettura, le opere entrano nella struttura del museo e la pervadono, o forse è meglio dire che la invadono.
Chi è appassionato di architettura deve anche passare obbligatoriamente per il Museo della Ceramica di Triana e visto che siete qua non potete non passeggiare per le vie di questo incantevole quartiere, luogo di marinai e ceramisti. Per una vista a 360 gradi suggeriamo sicuramente il Metropol Parasol, uno dei nuovi simboli della città.

Siete a Siviglia, non volete vedere uno spettacolo di flamenco?

Il nostro speciale consiglio ricade su due scelte. La Carboneria, un luogo nascosto nella città vecchia, dove potete assistere all’esibizione senza pagare il biglietto ma con una semplice consumazione. Lunghissime panche dove sedersi tutti insieme, un piccolo palcoscenico improvvisato e una grandissima festa ogni sera. Chi invece vuole assistere a qualcosa di più intimo deve provare il Museo del Flamenco, un teatro in cui assaporare il vero spirito e la vera passione di questa arte.


In Spagna si dice “Quien no ha visto Granada, no ha visto nada” ed è proprio vero. A renderla così speciale sono il bianco, le tapas a Albaycin e l’Alhambra illuminata di notte.

Per quanto potrete rimanere affascianti camminando all’interno dell’Alhambra, ciò che vi farà venire la Sindrome di Stendhal sarà vederla seduti su un muretto la sera da uno dei mirador. Ci sarà il suono di una chitarra e una leggera brezza… e poi ci sarà la magia. Non è un caso che il Comitato del patrimonio mondiale dell’UNESCO l’ha dichiarata Patrimonio Culturale dell’Umanità ed è stata indicata tra i 21 candidati finalisti per essere una delle sette meraviglie del mondo moderno.
Sempre per gli amanti dell’architettura consigliamo la visita alla Fondazione e alla Sede Centrale della Caja Granada disegnate da Alberto Campo Baeza. Due progetti per entrare nel lavoro di questo grande maestro, per toccare i materiali, per vedere le simmetrie, per percepire i giochi di luce e ombra.


Ora tocca a Cordoba: Mezquita, casine bianche e vasi azzurri appesi ovunque.

La Mezquita, mai visto qualcosa di simile. Una tra le principali espressioni dell’arte arabo-islamica e dell’architettura gotica e rinascimentale in Andalusia. È un grande quadrilatero di circa 180 m di lunghezza per 130 m di larghezza, con 19 navate e 856 colonne sormontate da capitelli in stili diversi. Non vi diremo altro sperando che possiate entrare in questo luogo e provare le nostre stesse sensazioni.
Una volta fuori il consiglio è di ordinare quella che viene definita la tortilla più buona di tutta l’Andalusia al Bar Santos. Due sedie, foto della corrida e vassoi pieni di tortilla. Prendetene una porzione insieme a una birra gelata poi uscite, sedetevi su un muretto e rilassatevi. Il resto del pomeriggio passatelo tra i vicoli della Juderia, il più tradizionale dei quartieri della città, senza meta ovviamente.
Sappiamo che avete già tirato fuori la valigia, la macchina fotografica e il vostro paio di scarpe più comode.
Federica Gerini