Hotel Lungarno, gli itinerari della Galleria

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Hotel Lungarno a Firenze: più di 450 opere, tra Picasso, Rosai, Cocteau, Venturi e altri nomi dei giganti del Novecento, per lo più italiano, un viaggio nell’arte inaspettato e da non perdere.

Borgo San Jacopo: caratteristico borgo dell’Oltrarno fiorentino, conserva secoli di storia, tracce medievali, con le sue torri, la robbiana dei Marsili, la fontana dello Sprone del Buontalenti, la chiesa della diocesi ortodossa, i ristoranti della tradizione, le vetrine dei negozi, i chiaroscuri del selciato sconnesso. Lungo il Borgo si apre uno slargo, con affaccio sul fiume Arno: c’è una balaustra, diventata meta irrinunciabile per turisti e sognatori, con vista-cartolina sul fiume luminoso e il Ponte Vecchio. In quella posizione sospesa e perfetta, si trova l’ingresso dell’Hotel Lungarno, prezioso gioiello dell’hotellerie fiorentina parte di Lungarno Collection, la società del gruppo Ferragamo che ha fatto dell’ospitalità e del lusso la sua bandiera.

A 50 anni dalla sua prima inaugurazione avvenuta nel 1967, l’Hotel Lungarno è stato completamente rinnovato lo scorso 2017; opera dell’interior designer Michele Bonan, la hall arredata di blu, di bianco e di cuoio ricorda il sottocoperta di una splendida nave che percorre le sponde del fiume.

L’hotel possiede una collezione privata permanente composta da più di 450 opere d’arte, valorizzata grazie a itinerari tematici dedicati. Il tema di Firenze è ricorrente, percorso da autori, interpretazioni e prospettive diverse, tecniche miste, pittura a olio, inchiostri su carta, acquarelli…

Dicevo, la hall: qui si trova il lounge bar, che si chiama “Picteau”, fusione dei nomi Picasso e Cocteau. Nella hall inizia infatti il primo itinerario artistico: storici amici di scorribande, Cocteau e Picasso vengono raccontati attraverso opere originali – spiccano il disegno del Minotauro di Cocteau come figura-simbolo, di Picasso è invece esposto un ritratto dal segno inconfondibile – assieme ai disegni di Marino Marini (non solo scultore…) e di Ottone Rosai, il sanfredianino Rosai, con i suoi disegni della città e le pitture dall’ordine sentimentale.

Il percorso che riguarda l’artista Antonio Bueno viene presentato come il racconto più esclusivo della collezione ed è in un secondo percorso proposto, stavolta tutto al femminile, di ritratti dai colori decisi e visioni metafisiche. C’è poi l’itinerario dedicato a Venturino Venturi, alla sua spontaneità tecnica ed operativa, piena di slancio, vibrante. Infine, l’itinerario Pop Art: Lucio Venna in technicolor futurista, disegni del padre del manifesto moderno Jules Cheret, pittura segnica di Raoul Schultz.

Percorsi che possono essere visitati non solo da chi nell’hotel soggiorna, ma anche dall’utenza pubblica, previo appuntamento.

L’Hotel Lungarno è sicuramente un luogo stra-ordinario, decisamente fuori dall’ordinario: con le sue camere che hanno affacci irripetibili sul centro della città, un ristorante stellato Michelin e piani in cui è possibile sostare senza smettere di viaggiare, con l’arte tutta intorno… percorsi inediti e alternativi della città, visioni di Firenze raccontata dagli artisti manifesto del Novecento italiano, e non solo. 

Non perdete una visita in questa Galleria tutta da scoprire. L’Hotel Lungarno è in Borgo San Jacopo a Firenze, civico 14.

Foto a cura dell’archivio Hotel Lungarno Firenze