Via Il Prato, numero 48, pieno centro storico fiorentino. Giunti a questo numero civico, se alzate gli occhi, resterete sbalorditi dalla grandezza del portone di legno che si para davanti a voi. Quanti piani? Sono ben tre quelli che lo compongono.
Cosa conterrà mai? Sicuramente, qualcosa di molto, molto grande, tanto da non dover sfuggire all’attenzione quando, una volta all’anno, le porte si spalancano per far uscire questa vera e propria icona tanto maestosa quanto importante per i fiorentini.
Non potrebbe quindi non essere così dal momento che, allo spalancarsi delle porte dell’edificio situato fra due case, appare il carro più famoso della città, ossia il Brindellone. Quest’ultimo, esce di casa soltanto una volta all’anno quando, nel giorno di Pasqua, a Firenze si è soliti assistere alla manifestazione dello scoppio del carro.
In cosa consiste questa celebrazione dal carattere popolare? Per le strade del centro, trainato da alcuni buoi, sfila quindi il Brindellone (termine popolare che indica una persona goffa di alta statura), il quale termina la sua passerella in prossimità della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. All’interno della chiesa, l’arcivescovo che svolge la funzione pasquale, ad un certo punto accende un razzo a forma di colomba (denominata dai fiorentini “colombina”) la quale, una volta attraversata tutta la navata della Cattedrale tramite un meccanismo a fune arriva al carro, facendolo scoppiare.
La celebrazione è molto attesa dai fiorentini, i quali sono soliti riversarsi in piazza per assistere tanto alla funzione religiosa, quanto allo scoppio del Brindellone. Un evento imperdibile dunque, capace di unire insieme tanto la dimensione religiosa quanto quella popolare.
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