Farmaci per la vita eterna? Li scoprirono i Medici

alchimia firenze

Nel fiorente Seicento l’officina degli Uffizi era celebre e nota a tutti i sovrani della Terra.

Il Granduca di Toscana donava elisir naturali, racchiusi in piccoli scrigni d’ebano, ai nobili regnanti europei, giungendo fino al lontano Oriente, culla dei maestri dell’alchimia e della ricerca erboristica. Definita dai cronisti tedeschi “Wunderkammer”, la stanza delle meraviglie, l’officina degli Uffizi annoverava centinaia di ampolle misteriose, resti animali, rarità vegetali, fossili preistorici, conchiglie preziose e, addirittura, alcune mummie egizie.

La storia si ripete, è un moto circolare continuo, infinito… Il potere cattura la ragione, la rinchiude in una gabbia d’oro, la costringe alla legittimazione del comando, alla mummificazione del prestigio, in una sfrenata ricerca dell’eterno. Di un eterno che non c’è, che non è mai esistito e che non esisterà mai. Vi lasciamo con la solita domanda finale, elisir di vita eterna: un piccolo scrigno d’ebano del Granduca, o una festa a casa del Cavaliere?

Articolo a cura di Gianluca Parodi