Appena fuori le mura, l’ocra e il rosso della terracotta lasciano il posto al dominio del verde, perché non tingersi del color florido ogni tanto? Ecco 3 percorsi periurbani immersi nella natura per godersi la città del Giglio dall’alto.
Orgoglio che riempie il cuore di ogni cittadino della culla, Firenze è rinomata per le sue bellezze artistiche e il patrimonio culturale che in se custodisce. Una perla dall’eredità rinascimentale ben conservata, che ha dato i natali a personalità artistiche e geniali come il Brunelleschi, Dante, il Botticelli, per citarne alcuni. Eletta, a ragion veduta, capitale mondiale dell’arte, è impreziosita dal patrimonio ambientale che inaspettatamente spunta appena ci si allontana dal centro. Senza raggiungere la vera e propria campagna, Firenze offre delle aree naturali dall’innegabile pregio naturalistico ma anche storico, dalle quali si possono godere bellissimi panorami sulla città . Luoghi da percorrere a piedi per goderseli pienamente; sono poco noti anche agli stessi fiorentini e sono attraversati da strade sterrate, sentieri, antichi tracciati, alla scoperta della natura e delle testimonianze storiche che custodisce.
Che siate cittadini della città del Giglio o no, ecco 3 trekking a Firenze senza uscire dalla città , che non richiedono particolari doti fisiche, se non un po’ di attitudine a camminare.
Il Monte Ceceri e l’antica via degli scalpellini.
Fiesole, antico insediamento di origine etrusca, nota ai più per la panoramica veduta su Firenze, offre la possibilità di vedere la città da una terrazza naturale ancor più alta e immersa nel verde: il Monte Ceceri. Questo polmone verde che domina Firenze è stato istituito area protetta per tutelare l’interesse storico e naturalistico che ricopre. E’ stato crocevia di geni e artisti rinascimentali, emporio a cielo aperto dal quale si rifornivano di materia prima e ispirazione, nonché luogo scelto da Leonardo da Vinci per il collaudo di una delle sue invenzioni più geniali, la macchina del volo. La piazza di Fiesole è il punto di partenza dell’itinerario ad anello della durata di circa un’ora e mezzo; una passeggiata tra natura e storia, alla scoperta delle antiche vie percorse dagli scalpellini e delle botteghe di pietra dalle quali si estraeva la pietra serena, una roccia largamente utilizzata in epoca rinascimentale.
Lungo il corso del Torrente Mensola fino a Maiano.
La valle del torrente Mensola è un’area di particolare pregio paesaggistico e storico situato sui rilievi a nord est di Firenze. Dolci colline punteggiate da antiche residenze nobiliari si alternano a fitti boschi di leccio e cipressi, frutto di un armonioso intervento di riqualificazione da parte dell’uomo. Uno scenario che anche nei tempi che furono affascinò molti fiorentini e non, tanto che stabilirono in questi colli la propria dimora.
In particolare il nobiluomo d’oltremanica John Temple Leader, sedotto da Firenze e i suoi dintorni, a metà dell’Ottocento decise di non fare più ritorno in patria e di stabilirsi prima nel Castello di Vincigliata e poco dopo nella Villa di Maiano e dare vita a un progetto di rimboschimento dell’area che ad oggi viene tutelata. Il Parco Romantico della Regina all’interno della Fattoria di Maiano, è solo uno degli affascinanti luoghi toccati dall’itinerario. Un trekking facile e per tutti, solo un po’ di salita all’inizio, con partenza e ritorno a Ponte a Mensola.
Alle pendici del Monte Morello, la valle del Terzolle
L’unico rilievo della piana fiorentina dalle sembianze montane è il Monte Morello ed è solcato nel suo versante orientale dal torrente Terzolle, dando origine a una valle dai connotati tipicamente toscani: viti e oliveti si alternano a zone agricole, per poi lasciare posto a un ambiente più prettamente boschivo, custodendo testimonianze dal pregevole valore storico.
Dal piazzale Leonardo da Vinci a Sesto Fiorentino si sale rapidamente per arrivare agli oltre 700 metri di altitudine di Poggio al Giro, dal quale si gode un bellissimo panorama sulla piana fiorentina. L’escursione è ad anello e per il discreto dislivello che presenta, è opportuno essere allenati a camminare prima di intraprenderla.
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Testo e foto di Benedetta Perissi