I love trekking: il Parco di Poggio Valicaia

escursionista trekking poggio valicaia

Ettari ed ettari di bosco e verde da godersi a piedi, dove? A un tiro di schioppo dal centro cittadino.

Se c’è una cosa che a un fiorentino può dar fastidio, è trovarsi davanti una persona più saputella di lui, soprattutto quando si parla di scibile che riguarda la sua amata Firenze. Da fiorentina a fiorentino, quindi da conterranea, però vorrei dar notizia di un paio di luoghi che forse qualche cittadino doc del Giglio non ha mai sentito nominare, non me ne voglia. Uno è il Monte Ceceri. Monte che? Monte Ceceri, accanto a Fiesole, dove si va a prendere il gelato d’estate guardando silhouette della città al tramonto. Ma non è con questo luogo, sebbene molto bello e di cui ne abbiamo già qui parlato, che voglio mettere alla prova il livello di conoscenza territoriale della madrepatria. La risposta all’appena curiosità fomentata, è già nel titolo, ma scommetto che la mente di molti abbia rimandato a un trekking in qualche luogo remoto della Toscana. E invece no.

La popolosa e industrializzata area che coincide con il comune di Scandicci è, a insaputa di molti, circondata a sud ovest da un dolce rilievo dalle verdi pendici ricoperte da boschi, il Poggio Valicaia. Originariamente era una grande tenuta agricola privata poi, nel 1979, è stata ceduta da Cesare Marchi al comune che lo ha istituito parco per valorizzare il patrimonio ambientale; posto a una quota di circa 380 m.s.l.m., possiede un significativo grado di biodiversità. Varie specie di ungulati, ovvero cinghiali, caprioli, daini per intendersi, poi donnole, istrici, volpi, rapaci notturni, sono solo alcune delle specie faunistiche selvatiche che popolano quest’area che sorge inaspettatamente al limitare di Scandicci. Un’oasi tra natura e arte; nel 2003 sono state installate opere di artisti contemporanei, anche internazionali, trasformando il poggio in un Parco Museo di Arte Ambientale. All’interno sorge anche un’ex casa colonica ristrutturata e adibita alle attività del parco, fra cui didattica ambientale e visite guidate, per giornate di sport e relax da spendere nell’area pic nic, in riva al laghetto di San Zanobi o all’ombra di un’estesa oliveta. Soprattutto il parco, che si estende per circa 68 ettari, ha una rete sentieristica ben sviluppata e segnalata, ideale per brevi passeggiate o anche escursioni giornaliere da programmare anche all’ultimo, data la vicinanza a Firenze.

Lago area naturale

Il percorso trekking all’interno del parco

Una delle escursioni che è possibile effettuare è un anello panoramico intorno a questo polmone verde che si erge dal caos cittadino, salendo dal Vingone si giunge nel parcheggio del parco e da lì dipartono diversi sentieri. Tra dolci rilievi ondulati, ricchi di vegetazione con boschi di querce e di pini, risalenti ad interventi di rimboscamento del periodo mediceo, l’escursione è una boccata di aria fresca dal solito tran tran quotidiano. L’itinerario si conclude ad anello e non prevede difficoltà tecniche, si snoda per quasi 6 km e non presenta particolare dislivello; è particolarmente indicato per i bambini, visto che l’area è attrezzata con varie attività didattiche. E se proprio di camminare non c’è voglia alcuna, invece di andare dal solito trippaio o vinaino a sgomitare, il parco mette a disposizione due bracieri in muratura per soddisfare il desiderio di aria aperta e anche le papille gustative, con una grigliata in famiglia o con amici.

Ti piace fare trekking? Organizza il tuo gruppo e vivi l’avventura con noi, ti portiamo a scoprire questo fantastico trekking

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Testo e foto di Benedetta Perissi