
IED Firenze apre alla città l’ex Teatro dell’Oriuolo
IED Firenze riapre l’ex Teatro dell’Oriuolo e lo trasforma in “campo aperto” di ricerca, confronto e immaginazione collettiva.
Dal 2024, IED Firenze ha ottenuto la gestione dell’ex Teatro dell’Oriuolo, un luogo storico nel centro della città, oggi trasformato in hub per le arti digitali e visive, aperto al dialogo tra la scuola e la comunità. Con il lancio di Campo Aperto, questo spazio diventa una vera e propria agorà culturale, dove le discipline si intrecciano e le idee si contaminano. Arte, moda, comunicazione e design si incontrano per generare nuovi immaginari e affrontare le sfide del nostro tempo con uno sguardo fluido, critico e partecipativo.
“Campo Aperto è un invito a immaginare oltre i confini. Non uno spazio chiuso e autoreferenziale, ma un ambiente relazionale e poroso, in cui il design si fa strumento per ridefinire il futuro”, spiega Benedetta Lenzi, direttrice IED Firenze.
Una scuola che si apre alla città
L’ex Teatro dell’Oriuolo non è solo un luogo fisico, ma il simbolo di un nuovo approccio alla formazione: transdisciplinare, dinamico e pubblico. Con Campo Aperto, IED Firenze apre i suoi processi alla cittadinanza: workshop, lecture, mostre e incontri diventano occasioni per condividere saperi, attivare riflessioni e costruire comunità attorno alle pratiche del progetto.
Il programma coinvolge studenti, docenti, artisti, curatori, professionisti, e punta a creare una narrazione collettiva in continuo divenire, che intreccia la memoria dei luoghi con le visioni future di chi li abita.

Le attività di Campo Aperto: tra arte, pensiero critico e partecipazione
Il calendario di Campo Aperto 2025 si compone di mostre, talk, workshop e retrospettive che mettono al centro la sperimentazione come strumento di conoscenza. Ecco i primi appuntamenti in programma:
“Vestirsi è facile / Nuove forme radicali” – Mostra (3 aprile – 22 maggio)
La prima mostra del programma è firmata da Dario Bartolini, fondatore dello storico collettivo Archizoom. Si tratta di una rilettura contemporanea del progetto radicale Vestirsi è facile, presentato per la prima volta alla XV Triennele di Milano nel 1973. Il progetto proponeva un kit di abiti modulari e autoproducibili, pensati per sottrarsi alle logiche della produzione industriale e del consumo seriale.
La nuova versione del progetto è frutto di un workshop transdisciplinare che ha coinvolto studenti di moda, design e comunicazione. La mostra mette in dialogo i pezzi originali del 1973, oltre a disegni e schemi di montaggio, nuove produzioni realizzate dagli studenti e ispirate ai principi di autoproduzione, modularità e riciclo, e infine installazioni inedite che vogliono riflettere sulla sovrapproduzione nell’industria della moda.
“Vestirsi è facile” torna quindi a essere un dispositivo critico, in un tempo in cui il vestirsi è spesso ridotto a scelta rapida, a consumo compulsivo o a messaggio imposto. Il progetto ci chiede di rallentare, di riconnetterci al significato autentico del corpo, dell’identità e della relazione con l’altro, di interrogarci sul nostro modo di abitare il mondo a partire da quello che indossiamo. La mostra è gratuita e visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 18:00.

Garden Talks – 13-14 maggio
Due giornate di incontri pubblici, tavole rotonde e dibattiti sui temi dello sconfinamento disciplinare, del design collaborativo e dell’innovazione responsabile. Professionisti dell’arte, del design e della comunicazione – insieme ai mentor Maria Cristina Didero, curatrice e direttrice curatoriale di Design Miami 2022, Leonardo Bigazzi, curatore e produttore di film d’artista, e Stefano Cipolla, art director de L’Espresso – si confronteranno su come superare le vecchie gerarchie del sapere per affrontare questioni complesse come sostenibilità, giustizia sociale e nuove economie creative.
Retrospettiva su Stefano Rovai – DAL 25 giugno AL 18 luglio
In collaborazione con WHY Festival, IED Firenze dedica la prima retrospettiva cittadina a Stefano Rovai, uno dei protagonisti della grafica italiana contemporanea. Un percorso visivo che attraversa campagne, manifesti e progetti realizzati dal cofondatore dello studio Graphiti fino alla direzione creativa di RovaiWeber.
una novità importante per Firenze
Con Campo Aperto, IED Firenze si conferma un attore culturale attivo e aperto al territorio, capace di mettere in relazione formazione, ricerca e comunità.
Il progetto non si limita a produrre eventi, ma propone un nuovo modello di scuola, dove l’apprendimento è collaborativo, il sapere è condiviso e il design diventa linguaggio universale per il cambiamento.