Firenze ha ispirato la nascita di molti capolavori, divenuti oggetto di interesse e ammirazione da turisti provenienti da ogni parte del mondo. Nella culla del Rinascimento sembra che abbia avuto origine anche la bandiera americana.
Filippo Mazzei, toscano nato a Poggio a Caiano, alla metà degli anni Settanta era un mediatore di armi in Virginia. Nel 1775 prese parte alla guerra di indipendenza americana e, nel giro di poco tempo, divenne un fedele amico di quelli che furono i primi presidenti degli Stati Uniti d’America. Dopo la Dichiarazione di Indipendenza, fu proprio a Giorgio Washington che Mazzei suggerì, nel 1776, di prendere ispirazione dallo stendardo di Ugo di Toscana per la bandiera del nuovo stato. Lo stendardo era rappresentato allora –ed è rappresentato tutt’oggi- da uno scudo sopra al quale quattro fasce rosse si alternano a tre fasce di colore bianco, per un totale di sette fasce disposte in senso verticale.
Secondo le regole araldiche, le bandiere trasferiscono in senso orizzontale ciò che negli stemmi viene invece illustrato verticalmente: partendo da questo proposito, fu lo stesso Mazzei a proporre una bandiera con le sette strisce distribuite orizzontalmente. L’idea incontrò fin da subito un certo favore, grazie anche alla buona considerazione che la storia e la cultura della Toscana avevano negli ambienti della classe intellettuale americana di allora. Washington decise quindi di proporre l’adozione della bandiera al Secondo Congresso Continentale, nel 1777, con una significativa variazione, ossia che le strisce fossero tredici, quanti sono gli stati fondatori degli USA.
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