“Làbaro”, l’amaro viola di Firenze e dei fiorentini

Amaro viola

Ormai è davvero impossibile non averlo notato sulle bottigliere di cocktail bar, trattorie e ristoranti a Firenze e dintorni. “Làbaro” è l’inconfondibile amaro viola a base di piante aromatiche, erbe e botaniche 100% italiane lanciato nel 2019 da Giulio Cossentino e Roberto D’Alessio.

Làbaro

Cosa rappresenta “Làbaro”? Lo spirito per eccellenza di Firenze e dei suoi abitanti. Neanche le difficoltà di un settore sempre più competitivo e la tragica scomparsa dello storico socio-amico sono riuscite a scoraggiare infatti il giovane e determinato Giulio. Anzi, in questi mesi post-pandemia è arrivato addirittura un ulteriore rilancio che sta portando l’iconico amaro viola in tour nei più importanti locali fiorentini, toscani e italiani. “Làbaro per me rappresenta un’opportunità di crescita personale, un progetto grazie al quale mi sono messo in gioco con l’ambizione di creare qualcosa di unico e riconoscibile”, esordisce lo stesso Giulio Cossentino ai microfoni di FUL.

Facciamo un passo indietro per chi ancora non lo conoscesse: com’è realizzato “Làbaro”?
“Làbaro riprende la ricetta dell’amaro inventato ormai un secolo fa dal nonno del mio primo socio, che è stata anche la prima persona a credere in questo progetto. L’abbiamo recuperata, rivisitata e modernizzata: oggi abbiamo uno spirito a base di piante aromatiche, erbe e ingredienti 100% italiani, tra i quali spicca sicuramente il gusto dell’infuso del cipresso, dell’infuso di arancia e del mirto. C’è poi un’importante nota amaricante grazie all’assenzio. Infine, la piccantezza in bocca che gli conferisce il pepe nero”.

Perché berlo?
“Perché identifica la fiorentinità e il fiorentino in tutto e per tutto: parlo del nome, dell’etichetta, del colore viola… Tutto è curato nei minimi dettagli, oltre che prodotto esclusivamente nella nostra terra. L’idea è sempre stata quella di creare un prodotto made in Florence che potesse diventare un simbolo della nostra città a livello globale. Làbaro è l’amaro di Firenze, qui e nel mondo”.

Amaro viola

Come ci consigli di degustarlo?
“La temperatura consigliata è 4-5 gradi, quella del frigorifero, ma si può sorseggiare anche più fresco con un cubetto di ghiaccio. Ci tengo a precisare che l’amaro non deve rappresentare sempre l’ultimo momento del pasto, una sorta di ruota di scorta. Deve essere percepito piuttosto come un buon vino che accompagna le portate più sfiziose o come un dissetante aperitivo da degustare prima di cena”.

E in miscelazione?
“Làbaro si sposa bene col Vermouth e funziona anche come suo sostituto, è molto duttile. In miscelazione ci si può lavorare tanto, penso per esempio a un twist sul Negroni o sull’Americano, ma anche a un Sour dall’intrigante e insolito colore viola. Poi chiaramente dipende dai gusti personali”.

Amaro viola

Oggi possiamo inserire di diritto “Làbaro” fra i protagonisti della scena bar fiorentina: che bilancio fai di questa avventura?
Il bilancio è positivo pensando al fatto che siamo figli del periodo appena precedente alla pandemia. Nonostante questo e tante altre avversità, il nostro brand in questi mesi è riuscito a crescere consolidando la sua presenza sul territorio fiorentino e limitrofo, oltre a progredire gettando le basi anche al di fuori delle mura amiche. Non posso che esserne felice e soddisfatto”.

Ma non è certo finita qui…
“Non è mai finita, mi piace ripetermi che siamo solo all’inizio. Proprio oggi sono in fase di organizzazione di alcuni progetti ed eventi, a Firenze ma anche nel resto d’Italia. Potrete presto saperne di più consultando le nostre pagine social. Rimanete connessi, mi raccomando!”.

Limited edition

Chiosa inevitabile sulla bottiglia limited edition creata in collaborazione con l’artista Michele Chiocciolini.
“L’amicizia, l’arte, il cibo, la condivisione e il racconto sono le tematiche che Michele affronta nel suo progetto. I suoi cagnolini disegnati si divertono per la città e la dominano dall’alto su alcune nuvolette. Inoltre, i cuori rossi e giocosi – simbolo del brand Chiocciolini (di proprietà di Michele e di sua sorella Francesca, ndr – in foto) – ben si sposano con il viola di Làbaro. Posso garantirvi che questa collaborazione, nella quale la sua grafica crea racconti pop della città di Firenze attraverso la scatola e la bottiglia dell’amaro, l’ha reso un fiorentino orgoglioso. Esattamente come me”.

Brand Chiocciolini

Per saperne di più: www.labaroamaroviola.com