I love flowers: il Giglio di Firenze

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Appunti spunti su Il fiore fiorentino, tra significati storici, simbolici e naturalistici.

La mia città si chiama Firenze, anticamente veniva chiamata Florentia, anche gli Etruschi la chiamavano Florentia, il suo stemma è un bel giglio, vien da sé pensare che il suo nome derivi da un fiore. Invece no, nonostante le varie leggende e aleggianti teorie, pare che anche gli Etruschi fondatori della prima Firenze nel 150 a.C., chiamando con il nome latino di Florentia quell’estesa pianura, facessero riferimento non tanto ai prati fioriti della valle ma al suo esser rigoglioso, fertile, florentes. E che fosse un territorio fertile non c’è dubbio; estendendo il significato di fertile, Firenze è stato, è e probabilmente sarà, luogo opulento e fecondo in molti campi, dalla storia, all’arte, alla natura fuori e dentro le mura. Su quando il giglio divenne simbolo della città per i fiorentini, non ci sono fonti attendibili, sicuramente lo divenne molto tempo dopo dalla fondazione della città, contribuendo poi a fuorviare pensieri sull’origine del nome. Confrontando il fiore iris o giaggiolo e il giglio simbolo di Firenze, emerge con facilità la somiglianza e che quel fiore così bello ed elegante ne fu la fonte di ispirazione. Inizialmente il giglio era di colore bianco in campo (sfondo)  rosso sullo stemma, si suppone che la specie di giaggiolo che invocava fosse l’iris florentina. Una varietà con i petali dal bianco candido che nasceva anche sui muri della città e diffuso nei suoi dintorni, a cui veniva associata la purezza della Madonna, a cui Firenze era devota.