Sempre Avanti Juventus, la lunga storia della lotta fiorentina

sandro_mazzinghi

All’interno del Complesso dei Frati Dominicani di Santa Maria Novella, ormai da quasi mille anni, si articolano una serie di chiostri che rappresentano un’ulteriore memoria storica e artistica della città di Firenze. Il più piccolo, denominato Chiostro Verde per i numerosi affreschi realizzati in terra verde (un pigmento ottenuto grazie all’ossido di ferro e all’acido silicico), è adornato con alcuni dei più significativi lavori di Paolo Uccello, scene riprese dalla Genesi come quella del Diluvio Universale.

Il Chiostro Grande rappresenta in tutta la sua maestosità l’importanza dell’Ordine Domenicano a Firenze. Ecco perchè quasi tutte le famiglie più importanti della città vollero contribuire alla sua realizzazione, come testimoniano gli stemmi che ne adornano i pilastri.

Il Chiostro era essenzialmente utilizzato come una grande location in cui venivano ospitati gli eventi più importanti dell’epoca, come numerose lapidi presenti sulle pareti ricordano. Tra questi quello di maggiore rilievo resta sicuramente il Concilio di Firenze-Ferrara del 1439.

Le volte del corridoio che costeggia il chiostro sono affrescate con le storie dei vari Santi Domenicali e il centro del chiostro ospita un pozzo su cui in origine era presente la statua di Giovanni di Salerno, fondatore del complesso.

Chiostro verde

Il Chiostro Grande rappresenta in tutta la sua maestosità l’importanza dell’Ordine Domenicano a Firenze. Ecco perchè quasi tutte le famiglie più importanti della città vollero contribuire alla sua realizzazione, come testimoniano gli stemmi che ne adornano i pilastri.

Il Chiostro era essenzialmente utilizzato come una grande location in cui venivano ospitati gli eventi più importanti dell’epoca, come numerose lapidi presenti sulle pareti ricordano. Tra questi quello di maggiore rilievo resta sicuramente il Concilio di Firenze-Ferrara del 1439.

Le volte del corridoio che costeggia il chiostro sono affrescate con le storie dei vari Santi Domenicali e il centro del chiostro ospita un pozzo su cui in origine era presente la statua di Giovanni di Salerno, fondatore del complesso.

Paolo Uccello – Storie della Genesi

In questa cornice di magnificenza e straordinario valore artistico nacque nel 1904 l’Unione Sportiva Sempre Avanti che utilizzava gli ampi spazi del complesso per indirizzare i giovani alla pratica dell’atletica, del ciclismo, della lotta greco-romana e della ginnastica. La nascita di questa nuova realtà sportiva cittadina fu, come molte altre, assolutamente spontanea e collegata ai luoghi in cui giovani di ogni estrazione si recavano per praticare l’attività sportiva preferita.

Fu proprio questo carattere spontaneo e di conseguenza popolare che rese sempre molto difficoltosa la possibilità di sviluppare nel miglior modo auspicabile lo sviluppo della neonata Sempre Avanti. La ricerca di altri impianti in cui potersi spostare e l’osteggiamento delle altre società sportive del territorio spinsero pochi anni dopo verso una fusione.

Artefice di questa fusione fu l’allora reporter della Gazzetta dello Sport Carlo Vanni, detto Vice, già conosciuto alle cronache locali e nazionali, per le battaglie fatte contro la gestione dell’allora unico impianto calcistico cittadino di Piazza d’Armi a Campo di Marte, dove 23 anni dopo sarebbe stato costruito lo Stadio della Fiorentina.

Nel settembre del 1909 la Sempre Avanti si fuse con l’Unione Sportiva Fiorentina capeggiata dal Vanni, dando luogo con una solenne cerimonia alla nascita della nuova società che prese il nome di Unione Sportiva Fiorentina Sempre Avanti e che spostò la propria sede sociale in Via di Sant’Agostino, nel quartiere di San Frediano.

Il maestro Dario Mazzoni e i primi successi

La neonata società si distinse nel panorama sportivo soprattutto grazie al lavoro del grande maestro Dario Mazzoni, figura storica dello sport fiorentino, che spinse la ginnastica verso uno sviluppo non auspicabile fino a quel momento.

Dopo la fusione infatti crebbe l’organizzazione e la fiducia nel gruppo sportivo che abbandonò i connotati di associazione nata dallo spontaneismo cittadino per assumere a tutti gli effetti quelli di gruppo sportivo qualificato e sostenibile.

Anche nell’atletica notevoli furono i successi grazie alle prestazioni di atleti come Carlo Romigialli, Amleto Fanfani, Antonio Giusti, Enrico Demi, Gino Monaco, Ugo Fantoni e Renato Alessandri. Ma la prima vera stella della USF Sempre Avanti fu in realtà una ragazza: Gianna Marchini (in foto), che portò il primo titolo tricolore nella corsa campestre e partecipò con non troppa fortuna ai Giochi Olimpici di Amsterdam nel 1928.

Gianna Marchini

Notevole fu anche l’impegno profuso per la realizzazione e la successiva organizzazione di due gare che sarebbero poi diventate delle classiche dello sport cittadino: la Traversata di Firenze e la Coppa d’Oro. Gli anni tra le due guerre furono anni in cui la USF Sempre Avanti contese e spesso conquistò lo scettro cittadino nell’atletica al Club Sport Firenze, tanto che l’allora Presidente del Club Luigi Ridolfi spinse più volte per una fusione delle due società.

Il Ridolfi potè sfruttare anche il suo ruolo di Generale del Fascio cittadino per realizzare nel 1927 il suo scopo: riunì in un’unica società le sezioni di atletica dell’USF Sempre Avanti e del Club Sportivo Firenze, dando i natali alla Società Atletica Giglio Rosso.

Sempre in merito ad una generale ristrutturazione dell’assetto sportivo cittadino anche la sezione della ginnastica abbandonò la società per confluire nella Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas che fu designata come società centrale per la ginnastica dall’Ente Sportivo Federale Fascista di Firenze.

L’attività della USF Sempre Avanti continuò grazie al pugilato e alla lotta. Anche qui non tardarono ad arrivare i primi successi grazie a Bruno Olastri (1928) e Angelo Cherubini (1938 e 39) che trionfarono ai Campionati Italiani. Quest’ultimo sarà il protagonista dello sviluppo della Lotta Greco-Romana a Firenze, ricoprendo il ruolo di maestro della disciplina negli spazi di Via della Chiesa in San Frediano, fino alla sua morte a metà degli anni ottanta. In suo onore è stato anche creato il Trofeo Angelo Cherubini, manifestazione interregionale di lotta.

Il dopoguerra e la nascita della Sempre Avanti Juventus

Il dopoguerra vede l’ennesima fusione dalla quale nasce la nuova società sportiva Sempre Avanti Juventus, figlia dell’unione tra l’USF Sempre Avanti e la SS Juventus.

Grazie a questo nuovo sodalizio tutte le attività della neonata società si spostano nel quartiere di San Frediano, precisamente in Via della Chiesa, dove la SS Juventus ha da sempre svolto le sue attività sotto la guida del maestro Mario Cesari, in un sodalizio conclamato con il quartiere dell’Oltrarno. Da questo momento infatti la Palestra Caiani di Via della Chiesa diventa non solo il luogo in cui la Sempre Avanti Juventus svolge tutte le proprie attività sportive, ma anche un punto di riferimento dell’antico quartiere fiorentino, che nel dopoguerra ha assolutamente bisogno di centri nevralgici attorno ai quale tornare a splendere.

L’attività sportiva all’interno della Palestra Caiani ruota fondamentalmente attorno a due discipline: il pugilato e la lotta greco romana.

Inizialmente è proprio nella sacra arte della boxe che la Sempre Avanti Juventus conosce fama e gloria. Molti suoi atleti si mettono in luce conquistando anche la canotta azzurra della nazionale. Tra questi ricordiamo Luciano Raddi, Ennio Canali, Roberto Bini, Paolo Sezzatini, Luciano Piazza e Giovanni Peri. Ma senza alcun dubbio la stella che maggiormente brilla è quella di Sandro Mazzinghi (in foto) che con la Sempre Avanti Juventus muove i primi passi all’interno di un ring fino ad arrivare al titolo di Campione del Mondo nella categoria SuperWelter. Il pugile originario di Pontedera sarà il fiore all’occhiello della palestra e al termine di una carriera invidiabile conterà oltre alla preziosa cintura Mondiale anche quella di Campione Europeo, insieme a 69 incontri disputati di cui 64 vinti e addirittura 42 per KO. Memorabile la sua rivalità con l’altro atleta azzurro Nino Benvenuti, che porterà i due pugili a scontrarsi più volte.

Sandro Mazzinghi

Purtroppo l’alluvione del 1966 sarà lo spartiacque della sezione di pugilato della Sempre Avanti Juventus, che dovrà abbandonare l’attività, pur riaprendo sempre nei locali della Palestra Caiani con altre nomenclature.

Anche la sezione di lotta Greco-Romana avrà i suoi campioni e i suoi successi, continuando a fare la parte del leone nel club fiorentino. I titoli tricolori saranno addirittura oltre 40 dal dopoguerra a oggi, con la parentesi degli anni settanta ricchissima di successi. Una menzione particolare va a Luigi Caldarelli che di titoli ne conquisterà addirittura undici nel fortunato periodo dal 1978 al 1988. Altri lottatori capaci di conquistare il prezioso riconoscimento in più occasioni sono stati Sergio Grazini, Leonardo Cherubini, Roberto Fattori, Marco Innocenti e Federico Zanettini. Una tradizione quella della lotta greco-romana che viene considerata ancora oggi trainante per tutto il movimento nazionale e motivo d’orgoglio per la città di Firenze e per il quartiere di San Frediano.

L’ultimo Campione sfornato dall’attività della Palestra è stato il lottatore Sergio Carta, Campione Italiano nel 2003.

Dopo la chiusura della sezione di pugilato importante fu invece l’inizio delle attività di ginnastica. Come un ritorno alle origini, non dimenticando quei ragazzi che nei primi anni del novecento iniziarono proprio dalla ginnastica le attività sportive dell’allora Sempre Avanti, all’interno dei chiostri di Santa Maria Novella. Se la sezione maschile ha vissuto un breve periodo a cavallo degli anni settanta grazie al maestro Alberto Babbini, quella femminile è tuttora attiva e brillantemente guidata dall’istruttrice Manuela Mattoni che fu allieva del maestro Angelo Rebizzani, iniziatore dell’attività.

La Palestra Nidiaci e la Sempre Avanti Juventus oggi

Attualmente la Sempre Avanti Juventus continua la sua ultracentenaria attività nel campo della Lotta e della Ginnastica femminile. L’allora Palestra Caiani, posta al civico 52 di Via della Chiesa nel cuore dell’Oltrarno fiorentino è ancora il teatro di allenamenti e sogni dei tanti ragazzi e ragazze che continuano a frequentarla. Ha assunto il nome di Palestra Nidiaci, in continuità con il giardino (in foto) che sorge nelle sue adiacenze e alle spalle della Basilica di Santa Maria del Carmine. Uno spazio verde (in foto), l’unico del quartiere, salvato dal Comitato dei genitori di San Frediano, dopo la chiusura della Ludoteca che vi era ubicata e oggi riqualificato come spazio gioco e di interesse sociale, oltre che essere la sede della Scuola Calcio Lebowski “Francesco Bollo Orlando”, altro vanto del quartiere di San Frediano.

Come diceva Bertolt Brecht ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili. Ed ecco che allora il cerchio si chiude a distanza di cento anni. Gli uomini che continuano a lottare per ottenere quegli spazi in cui autodeterminarsi, in cui imparare l’arte del sacrificio e dell’impegno che ci rendono ogni giorno migliori. La storia della Sempre Avanti Juventus è una storia che oltre ad essere costellata da grandissime soddisfazioni e segni lasciati nella nostra realtà fiorentina è anche una storia di lotta per esserci, per esistere e per continuare a fare quello che si ama.

Il Giardino Nidiaci