Un crowdfounding per realizzare un mini-multisala d’essai libero e indipendente nel cuore di Firenze.
Quella del Cinema Spazio Uno in Via del Sole a Firenze è una storia che comincia negli anni ’60, quando la sala che conosciamo era il cineclub del dopolavoro ENEL. Erano anni gloriosi per il cinema fiorentino e Spazio Uno era uno dei luoghi di culto per il cinema nella città di allora.
Oggi come allora, accedere allo Spazio Uno è un’esperienza unica: la proiezione è solo una parte, se pure importante.
La saletta, territorio sospeso nel tempo, è meta di un viaggio reale e punto di partenza per un viaggio onirico che si affronta ad occhi aperti, tra vecchie foto e locandine selezionate, come vere testimonianze artistiche. Le scelte di cartellone sono basate sulla qualità artistica dei film, con una programmazione qualificata, grazie al lavoro scrupoloso degli attuali gestori Cristiana Baiocchi e Giuseppe Giuliattini, che dal 2002 hanno portato avanti una strenua lotta per mantenere lo Spazio Uno il luogo magico che è, in nome del motto: …“Resistenza Ostinata”! Una programmazione che si estende no-stop sette giorni su sette dalle ore 16:00 fino a mezzanotte inoltrata: “Tutti i film proiettati da Spazio Uno sono il frutto di una selezione condivisa e accurata”, come dichiarano Cristiana e Giuseppe, “Non si tratta di una presa di posizione di nicchia o intellettualoide: abbiamo deciso di creare una programmazione in linea con le tematiche cinematografiche del momento senza concederci esclusivamente prodotti cinematografici commerciali. Tutto il cinema d’essai declinato a 360° con la massima qualità”.
Dopo l’acquisto del cinema di Via del Sole da parte di una nuova proprietà nel 2018, nel 2022 è stata firmata una convenzione tra il Comune di Firenze e l’operatore privato, con l’applicazione della norma salva-cinema contenuta nel Regolamento Urbanistico, che consente il cambio di destinazione d’uso a condizione che l’attività cinematografica sia mantenuta sul 60% della superficie. Il progetto prevedeva, secondo la convenzione, che l’attività cinematografica fosse mantenuta su 215 mq dei 235 attualmente adibiti a cinema: la sala di proiezione sarebbe dovuta scendere di un piano, con accesso da Via del Sole, i restanti 20 mq sarebbero dovuti restare destinati ad uso residenziale. Questo il progetto dichiarato dal Comune: …ma i lavori non sono mai iniziati.
Pochi giorni fa, l’appello pubblicato sui canali social: “Carissimi tutti, è arrivato il momento di prendere seriamente in mano la situazione di Cinema Spazio Uno e di agire. Chiediamo due minuti della vostra attenzione per chiedervi di sostenerci e di restare tutti compatti verso un obbiettivo che ci auguriamo vi stia a cuore quanto a noi: acquistare lo Spazio Uno. Perché? La proprietà è “in stallo”: i famosi “lavori” non partono e noi – dopo 5 anni – siamo stanchi di “attendere”… Il Comune è intervenuto e ha fatto ciò che poteva, ma adesso siamo impantanati nell’inerzia… Che fare? Ci è venuta un’idea. Il crowdfounding. Ci aiuterete a comprare l’edificio intero per farne una mini-multisala d’essai del tutto libera e indipendente da qualsiasi appartenenza?
Se ci volete sostenere a raccogliere i soldi necessari all’acquisto fate donazioni libere.
Iban: IT90W0538702807000003796750. Sottoscrizione Popolare per Cinema Spazio Uno per la salvaguardia della settima arte delle arti figurative e musicali.”
L’obiettivo è quello di raggiungere un milione di Euro per poter aprire fattivamente le trattative con l’attuale proprietà. Se la quota del milione non viene raggiunta, l’alternativa in progetto è quella di aprire due nuove sale – in aggiunta a quella già esistente – e la realizzazione di alcuni appartamenti lasciati in gestione all’attuale proprietà.
Al cinema abbiamo imparato tutto, l’amore, la musica, la storia, la letteratura, un lavoro, due lavori, il destino, le parole per dirlo… Oggigiorno le sale cinematografiche fanno fatica a reggere il passo con i tempi, abbiamo già letto delle tristi e controverse vicende occorse al Cinema Odeon, che tutto sommato tarda a rilanciarsi, per ritardi burocratici… siamo di fronte ad un panorama desolante, nella crisi del settore e con un futuro che non promette granché di buono…
…sostenere il Cinema Spazio uno ha a che vedere con l’amore: sostenere fattivamente un progetto che ha a cuore il cinema di qualità offerto agli appassionati, in maniera del tutto indipendente da logiche di mercato o listini, è qualcosa che ha a che vedere anche con l’amore per la nostra città.
Lo Spazio Uno è una presenza urbana irrinunciabile, resistente, di identità del nostro storico tessuto cittadino, proteso verso il futuro. Sosteniamo il cinema d’essai!