Un talento fuori dagli schemi: intervista a Noa Yannì

Noa Yannì tedx empoli

In occasione del TEDx di Empoli – che si terrà domenica 12 dicembre al Palazzetto delle Esposizioni – abbiamo intervistato la tatuatrice speaker dell’evento. 

La passione per l’arte e l’incontro con il tatuaggio 

Noa Yannì è originaria di Montecatini Terme e grazie alla madre – che lavora principalmente come scultrice – si avvicina al mondo dell’arte fin da bambina. In seguito, coltiva questa passione grazie agli studi prima all’Istituto d’arte di Lucca e successivamente all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, dove si diploma nel 2010. 

L’incontro con il mondo dei tatuaggi avviene in seguito quasi per gioco. Noa, infatti, racconta: “quando frequentavo il liceo conobbi un amico che si propose di insegnarmi a tatuare e così accettai di imparare.” Appena dopo un anno – nel 2006 – apre il suo primo studio per riuscire a continuare la sua formazione in Accademia. Ad oggi, definisce quel periodo “un vortice lavorativo” a cui non poteva rinunciare. I clienti erano molti e le richieste le più disparate, tanto che sperimenta tutti gli stili: tradizionale, maori e giapponese. 

Ad un certo punto, però, decide di lasciare tutto e partire per New York alla ricerca della sua identità. In America cambia nome e si dedica completamente allo stile realistico che già precedentemente l’affascinava. Riguardo a questo modo di tatuare afferma: “mi sembrava veramente difficile da realizzare su pelle ed in più ammiravo i tatuatori che vedevo nelle convention – precursori di chi adotta questo stile oggi – che realizzavano quelle sfumature così morbide e sinuose.” 

Il suo lavoro e il rapporto con i clienti 

Parlando del suo lavoro spiega che il punto di partenza del suo percorso creativo è la descrizione del cliente, procede poi combinando il fattore emozionale e significativo di questo con la sua personale interpretazione. 

“La mia grande fortuna è quella di avere dei clienti meravigliosi, molti dei quali stranieri. Quest’anno mi è capitato un cliente che venisse dalla Francia per tatuarsi tutto il braccio perché mi seguiva ormai dal 2014 avendomi vista all’opera alla convention di Parigi. Questa per me è stata una delle più grandi soddisfazioni lavorative: il fatto che una persona aspetti tanto tempo e venga da così lontano per tatuarsi da me. I clienti si fidano ciecamente di come lavoro, si lasciano guidare. La felicità delle persone quando vedono ciò che ho realizzato loro addosso vale tutto il percorso e tutti i sacrifici.” 

La scultura “il Tempo” e il percorso creativo di Noa Yannì

La giovane tatuatrice sperimenta l’arte in molte delle sue sfumature, tra cui la scultura. Una sua opera in marmo intitolata “Tempo” ha vinto un concorso internazionale ed è attualmente esposta permanentemente all’aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci” di Fiumicino. La creatività è, infatti,  parte integrante della sua vita. Per le sue creazioni prende spunto da ogni ambito: dal design alla moda, dall’arte alla grafica e cerca di fare in modo che ognuna di esse sia unica. Inoltre, viaggia molto frequentando gallerie e musei scattando tante foto che salva, poi, nelle cartelle di riferimento per creare i suoi progetti. 

Una tatuatrice senza tatuaggi 

Incuriositi, abbiamo poi chiesto all’artista le motivazioni per cui non ha tatuaggi. Noa si è approcciata a questo mondo passando per l’arte a differenza di molti colleghi che, invece, ci si sono avvicinati proprio iniziando a tatuarsi. Questa che lei non definisce una scelta ma un fatto naturale ha avuto, tuttavia, delle conseguenze: “non avevo mai pensato fosse un problema non avere tatuaggi o che questo potesse penalizzami in qualche modo, invece, sono stata emarginata perché non degna di far parte delle cerchia dei tatuatori “veri”. La maggior parte dei pregiudizi sono arrivati da colleghe donne che non hanno ritenuto opportuno coinvolgermi proprio perché non rispecchiavo un loro schema: per tatuare serve avere sul corpo una buona percentuale di tatuaggi. Perché anche averne pochi non basta per essere accettata”.

Noa, tuttavia, si è fatta strada con il suo talento. Attualmente lavora nei suoi tre studi a Montecatini Terme, Pietrasanta e Lucca. Ha partecipato a convention di tatuaggi in tutto il mondo: Parigi, Shanghai, Los Angeles, Amsterdam e collabora con studi in tutta Europa tra cui Francia, Germania e Svizzera. 

Noa Yannì tedx empoli

Il tema del TEDx di Empoli: gli schemi 

Proprio gli schemi sono il tema del TEDx di Empoli e la tatuatrice racconta che da quanto è stata contatta per l’evento non fa altro che pensare a quanto quotidianamente tutto ciò che fa sia determinato da uno script. “Siamo abituati ad immaginare in un determinato modo un insegnate, un poliziotto, un politico. Visualizziamo queste categorie professionali come la maggior parte li rappresenta. Probabilmente tutti noi ci adeguiamo a degli schemi culturalmente imposti. Tuttavia, penso anche che questo stia cambiando. L’esigenza di essere come si vuole, di esprimere in libertà la propria personalità indipendentemente dal contesto sta prevalendo. Prepariamoci a medici completamente tatuati e tatuatori senza tatuaggi.” 

Noa è sicuramente un perfetto esempio di questa nuova tendenza e di quanto il talento e la passione superino la necessità di seguire schemi imposti e ormai dati per certi. 

FUL magazine è partner dell’evento e per i nostri lettori è previsto uno sconto di 10 € sul prezzo del biglietto. Inserire il codice FUL10 al momento del checkout a questo link. Il sito chiuderà le vendite il 7/12/2021 alle 23:59!

Scoprite il programma sul sito ufficiale del TEDx Empoli.