Gilles Clèment sarà il protagonista del prossimo appuntamento di Autori e Libri Saggi, rubrica della rassegna TMMT (ovvero una storia di lettere messe al punto giusto nel momento giusto), ideata da Manifattura Tabacchi e la libreria Todo Modo: venerdì 24 novembre, alle 18:30.
Il paesaggista ed ingegnere francese – già agronomo, botanico ed entomologo – terrà una lectio magistralis su Il giardino in movimento (edizione Quodlibet), saggio pubblicato per la prima volta 30 anni fa. Il volume racchiude ancora in sé diversi gradi di leggibilità: è una guida per il giardiniere, è un trattato di filosofia della natura, è un resoconto letterario delle esperienze che Gilles Clément ha fatto interagendo con la natura. E parte non secondaria dell’importanza di questo libro sta nell’imponente apparato di immagini che lo stesso autore ha raccolto a corredo del suo racconto. È per questo che, in linea con le idee qui esposte, il libro è continuamente aggiornato proprio per illustrare come «fare il più possibile con e il meno possibile contro la natura».
Non un manuale o un prontuario, dunque, non si tratta di precetti o prescrizioni, ma un vero e proprio viatico, la scorta di provviste per il viaggio attraverso quello che Clément ama definire – nel quadro di una analisi che spesso mostra anche i limiti dei concetti tradizionali dell’ecologia – il giardino planetario. Indispensabile, per il giardiniere (come Clément stesso ama farsi definire), è innanzitutto un’educazione dello sguardo, allo scopo di acquisire la facoltà di rinvenire ciò che nel mondo vegetale è al contempo invisibile e fondamentale. E in tal senso questo libro fa da complemento al Manifesto del Terzo paesaggio, integrandone e arricchendone le idee in forma più estesa e narrativa.
Dall’altro lato vengono descritti e analizzati nel dettaglio una miriade di casi concreti per rendere trasparente cosa significhi dare corpo a un’idea paradossale come quella di «giardino in movimento», spazio in cui la natura non è assoggettata e soffocata dalle briglie di un progetto, di uno schema preconfezionato, e dove spesso è più prezioso sapere cosa non fare piuttosto che intervenire e aggredire. Si apprende l’arte di agevolare, favorire, incoraggiare, e mentre «il gioco delle trasformazioni sconvolge costantemente il disegno del giardino», sia il giardiniere, ovvero il «guardiano dell’imprevedibile», sia ogni eventuale visitatore, possono nutrirsi delle immancabili dosi di sorpresa che la natura riserva loro quando si esprime finalmente nella sua pienezza.
Gilles Clément
Gilles Clément (Argenton-sur-Creuse, 1943), è stato a lungo docente presso l’École nationale supérieure de paysage di Versailles. Scrittore prolifico, ha influenzato con le proprie teorie e con le proprie realizzazioni (tra queste il Parc Matisse di Lille e, a Parigi, il Parc André Citroën di Patrick Berger e il Musée du quai Branly di Jean Nouvel) un’intera generazione di paesaggisti. Da molti anni conduce esperimenti nel suo giardino di La Vallée (Nuova Aquitania). Nel 2022 ha ricevuto il Global Award for Sustainable Architecture dalla Cité de l’architecture et du patrimoine di Parigi. Con Quodlibet ha pubblicato Manifesto del Terzo paesaggio (2005, 2016), Il giardino in movimento (2011, 2023), Breve storia del giardino (2012), Ho costruito una casa da giardiniere (2014, 2022), L’Alternativa ambiente (2015).
Venerdì 24 novembre, ore 18:30 | Ingresso libero fino ad esaurimento posti; non è necessaria la prenotazione. L’evento è organizzato da Manifattura Tabacchi, Todo Modo e Quodlibet.