I Medici VS I Medici: quanto c'รจ di vero nella serie di Rai Uno?

mediciI Mediciย รจ la nuova produzione Rai che racconta, in forma romanzata, la storia della famiglia piรน famosa di Firenze, e la nostra rubrica Roba da Medioevo ha deciso di approfittarne per scoprire, con un fact checking puntuale, quanto di storico ci sia in essa. Infatti, se apprezzarla o criticarla รจ un diritto di tutti, usarla per conoscere le proprie origini รจ un dovere. Produzione realizzata da Frank Spotsniz e Nicholas Meyerย per Mamma Rai, ricca di qualitร  ma anche di difetti, I Medici ha giร  diviso lโ€™opinione pubblica tra lodi sperticate (piuttosto ingiustificate) e critiche feroci (anchโ€™esse esagerate). Tralasceremo qui lโ€™analisi tecnica della serie, che presenta difetti non da poco ma anche un sincero desiderio della rete nazionale di rinnovarsi e traghettare i propri prodotti nel ventunesimo secolo (la prossima volta magari ci riuscirร  del tutto), grazie a un buon cast e a una certaย cura dei dettagli, seppure fotografia, regia e dialoghi siano spesso farraginosi e inconsistenti. Ma quanto cโ€™รจ di vero e di falso nella serie sui nostri antenati?

govanni
Giovanni di Bicci

1) Giovanni di Bicci non fu assassinato. Lโ€™intera serie prende le mosse da un intrigo per avvelenare con la cicuta Giovanni di Bicci deโ€™ Medici (Dustin Hoffman), capostipite della famiglia e padre di Cosimo il Vecchio (a sua volta nonno di Lorenzo il Magnifico e interpretato da Richard Madden di Game of Thrones). Intrigo che riesce, e che scatena lโ€™indagine segreta di Cosimo sulla morte del padre. Peccato perรฒ che Giovanni non sia stato ucciso ma che sia venuto a mancareย naturalmente a 69 anni. Nella serie lo vediamo cadere moribondo nella propria vigna, una voluta citazione del Padrino (la famosa scena della fineย di Don Corleone), opera quest’ultima che autori e attori, durante le interviste prima dellโ€™uscita della serie, hanno piรน volte citato e che serve, a quanto pare, come gancio al pubblico straniero, meno legato alla storia dei Medici.
2) Giovanni, Cosimo e Lorenzo il Vecchio non erano belli e non avevano la barba.ย Possiamo perdonare lโ€™uso di interpretiย alti e con gli occhi azzurri ai produttoriย di unaย serie tv, ma almeno potevano togliere loro la barba, che i Medici non portarono fino a metร  del Cinquecento.
3) Papa Giovanni XXIII e i Medici. La famiglia fiorentina doveva la sua fortuna alla filiale di Roma, gestita appunto da Giovanni di Bicci che riuscรฌ a entrare nei favori del pontefice e divenireย il banchiereย del Vaticano. Ricordiamo perรฒ che allโ€™epoca la sede papale era ad Avignone (Francia), e che tornรฒ a Roma solo dopo il terribile Scisma dโ€™Occidente. Dunque i lunghi flashback romani sullโ€™elezione papale di Giovanni (Steven Waddington de I Tudors), le avventure di Cosimo, gli accordi coi cardinali per lโ€™elezione del nuovo papa, avvennero in realtร  a Bologna dove era morto Alessandro V. Giovanni fu poi dichiarato antipapa durante lo Scisma.
Cosimo il Vecchio
Cosimo il Vecchio

4) Lโ€™architettura di Firenze.ย In questo ambito รจ doveroso fare i complimenti allโ€™accurata ricostruzione del giro delle mura e del ben visibile intreccio tra campi e area urbana che i panorami della serie offrono, ma alcuni errori e forzature non possono passare inosservati. Prima di tutto la facciata del Duomo, allโ€™epoca spoglia e priva della ricca decorazioneย marmoreaย visibile nella serie, realizzataย soltanto a mezzo millennio di distanza, dopo il 1860. Lo stesso dicasi per il Ponte Vecchio, sormontato dalle arcate di unย Corridoio Vasariano che sarร  costruitoย solo 150 anni piรน tardi, allโ€™epoca di Cosimo I, Granduca di Toscana. Tralasceremo qui, invece, le discrepanze cronologiche tra l’arrivo della Peste, la costruzione della Cupola e la nascita di Lorenzo il Magnifico, eventi reali ma sovrapposti nella serie a causa di giustificabili esigenze narrative.
5) Lโ€™affresco sulla presa di Siena. Lโ€™esordio della seconda puntata ci mostra una delle opere piรน famose del Vasari: lโ€™affresco che descrive laย presa di Siena, evento importantissimo per Firenze ma che avvenne un secolo e mezzo dopo la vita di Cosimo il Vecchio, e che fu affrescato nel Salone dei Cinquecento nello stesso periodo.
Non ci dilunghiamo oltre, domani seraย vedremo le nuove puntate de I Medici e con esse, siamo sicuri, ulteriori grossolane forzature della Storia. Ma saranno anche quelle un pretesto per scoprire, dopo lโ€™intrattenimento televisivo, la vera storia della nostra cittร  e di coloro che la resero grande nel mondo.
NICCOLร’ BRIGHELLA