L’Uccellino di Botero fra aneddoti e curiosità

Uccello di Ferdinando Botero

L’artista colombiano ha firmato l’opera attualmente esposta all’aeroporto di Peretola. L’Uccellino di Botero –chiamato dal suo autore “Paloma”, ovvero “colomba” in lingua spagnola- è stato realizzato nel 1990 e donato dall’artista al Comune di Firenze. 

L'uccellino di Ferdinando Botero.
L’uccellino di Ferdinando Botero a Peretola

L’amministrazione comunale fiorentina, dopo averlo esposto prima in Piazza della Signoria, poi nel piazzale degli Uffici e nella Sala D’Armi di Palazzo Vecchio, ha deciso di collocarlo all’aeroporto di Peretola, dove originariamente si trovava. 

La scultura rispecchia perfettamente lo stile di Fernando Botero. L’artista colombiano è infatti solito rappresentare i propri soggetti ingrandendoli molto, fino ad arrivare ad una vera e propria deformazione delle sue opere. Il risultato è evidente in tutte le opere che l’artista ha disegnato: i soggetti principali finiscono per occupare quasi tutto lo spazio, mentre l’ambiente e altri elementi –quando presenti- finiscono per occupare una posizione marginale e secondaria. 

Anche L’Uccellino bronzeo di Peretola è stato reso in forma deformata. Alto 2 metri e 40 centimetri, pesa 1.500 chili. Se nell’eccessiva grandezza delle sue opere alcuni critici d’arte vedono una geniale trovata di marketing, altri scorgono in essa una critica alla società contemporanea. Quest’ultima, specialmente in territorio americano, per varie motivazioni, spingerebbe gli individui ad ingrassare, incrementando quella patologia molto pericolosa chiamata obesità.   

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