River to River Florence Indian Film Festival 2022

Dal 6 all’11 dicembre si terrà la ventiduesima edizione della manifestazione che vede come ospite speciale Anurag Kashyap, il pluripremiato regista famoso per la serie Netflix “Sacred Games”.

Portare in Italia la cinematografia indiana è lo scopo della rassegna nata nel 2001 per far conoscere sia i grandi registi indiani del passato che i linguaggi innovativi del presente. Lo stesso nome “River to River” è stato scelto per indicare proprio il fluire delle culture e delle idee connettendo così l’India all’Italia. Il River to River Florence Indian Film Festival – ideato e diretto da Selvaggia Velo – si svolge con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India, sotto l’egida di Fondazione Sistema Toscana ed è realizzato grazie al contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Cinema e Audiovisivo, Regione Toscana, Comune di Firenze e Fondazione CR Firenze.

La nuova edizione prevede tante iniziative come talk, mostre, sfilate, eventi di moda ed esperienze enogastronomiche permettendo così di esplorare l’intera cultura indiana. Fondamentale, infatti, il sostegno degli sponsor: Salvatore Ferragamo, Galleria di Lux e Saaz Restobar; dei partner tecnici Hotel Roma, fsm – Fondazione Studio Marangoni, Accademia Italiana, I was a Sari, Oxfam, Amblè, Libreria Brac, Cescot Firenze, Kochi-Muziris Biennale, Pocket Films, La città dei Lettori e dei media sponsor Firenze Spettacolo e RDF. Evento imperdibile del River to River 2022 è la presentazione in anteprima per l’Europa del nuovo film Almost Pyaar di Anurag Kashyap, considerato il più influente autore contemporaneo del Subcontinente Indiano e che sarà presente a Firenze. Ma ci sono tanti altri appuntamenti da non perdere…



Almost Pyaar di Anurag Kashyap

Gli eventi dell’edizione 2022

Dal 6 all’11 dicembre 2022 presso il Cinema la Compagnia e online sulla piattaforma Più Compagnia in collaborazione con MYmovies.it sarà possibile viaggiare, attraverso lo schermo e non solo, dall’Arno al Gange esplorando l’India contemporanea. Nei pomeriggi delle sei giornate saranno proiettati i film e documentari selezionati: a partire da Godavari di Nikhil Mahajan, la storia di una famiglia che vive sul fiume Godovari e delle avventure del protagonista Nishikant; Powai di Kuldip Patel, l’intreccio di tre storie femminili a Mumbai; la serie Modern Love Mumbai di Shonali Bose e Hansal Mehta di cui il primo episodio racconta di Lali che deve superare la fine del suo matrimonio e il secondo ci mostra Manzu che deve svelare una verità alla nonna malata; Let’s Talk about Dharavi di Sanjay Ranade che permette allo spettatore di seguire la vita di una delle più grandi baraccopoli del mondo attraverso i racconti dei suoi abitanti; Shabaash Mithu di Srijit Mukherji in cui la star Taapsee Pannu interpreta Mithali Raj, la capitana della squadra femminile di cricket dal 2004 al 2022 e tanti altri film tra cui anche diversi corti divisi in due sezioni: mercoledì 7 e sabato 10 dicembre. Per il programma completo rimandiamo al sito ufficiale del Festival.

“Mannequin” di Arko Datto

Per quanto riguarda gli eventi collaterali organizzati in occasione del Festival, martedì 6 dicembre alle 17:30 inaugurerà la mostra fotografica Mannequin di Arko Datto, artista e curatore di Calcutta che ha pubblicato lavori sul Time, sul National Geographic, sul The New Yorker e sul Newweek. Le opere presenti all’esposizione – realizzata in collaborazione con Fondazione Studio Marangoni – rappresentano bambini, topi, coppie appena sposate, carcasse di automobili, luna park in rovina che emergono come figure colorate dal buio della notte. La serie di immagini è nata nel 2014 pochi mesi prima che gli estremisti indù prendessero il controllo del paese e proprio come racconta il fotografo sembra preannunciare gli avvenimenti: “guardando a quest’opera trovo segni premonitori delle cose a venire: camion rovesciati, case in fiamme, nascite violente, mucche morte, uomini mascherati, furtivi momenti di intimità, simulacri fatiscenti di divinità del passato: scorci sui simboli che sarebbero presto diventati emblematici dell’India di oggi”.

Una delle grandi novità di quest’anno è stata organizzata insieme ad Accademia Italiana. Si tratta di I Was a Sari  il marchio di accessori e abbigliamento ready to wear ideato e diretto da Stefano Funari che – in collaborazione con Oxfam Italia – trasforma i sari dismessi trasformandoli in vestiti, gioielli, calzature o tessuti ornamentali. Tutti i prodotti sono realizzati da artigiane delle slum indiane; infatti l’intera iniziativa oltre all’obiettivo di promuovere la protezione dell’ambiente e del recupero di pezzi unici da parte del settore della moda fornisce una formazione e retribuzione a più di duecento donne che vivono in condizioni di svantaggio. Per l’occasione de Festival il progetto è stato trasformato in un contest: gli studenti di Accademia Italiana di Roma e di Firenze hanno dato vita a delle creazioni – tenendo presenti i valori etici e sostenibili – che sarà possibile ammirare durante una sfilata il 6 dicembre presso il Cinema la Compagnia.

“Mannequin” di Arko Datto

In programma anche un omaggio a Pier Paolo Pasolini nell’anniversario dai cent’anni dalla nascita con “Azioni Corsare” (domenica 11 dicembre alle 11:00 ), una coproduzione teatrale firmata da River to River e da La Città dei Lettori in cui la compagnia teatrale Murmuris si cimenterà in una performance con letture di L’odore dell’India e Scritti corsari.  A seguire sarà proiettato Appunti per un film sull’India con cui Pasolini – regista oltre che poeta – ha documentato le periferie di Mumbai. Sarà ricordato anche il regista Bimbal Roy, uno dei massimi esponenti del cinema indiano del passato che ha vinto undici Filmfare Awards, due National Film Awards e il Premio Internazionale del Festival di Cannes. In sua memoria saranno proiettati Bandini (giovedì 8 dicembre alle 16:00) e Do Bigha Zamin (sabato 10 dicembre alle 16:00).

Per poter invece incontrare dal vivo Anurag Kashyap e assistere alla proiezione del suo nuovo film che tratta di amore, gioventù e tabù e che propone anche una bellissima colonna sonora dovremmo attendere la cerimonia conclusiva domenica 11 alle 20:30. Regista, produttore, sceneggiatore, editor e attore Kashyap è stato premiato quattro volte ai Filmfare Awards (massimo riconoscimento per il cinema in lingua hindi), ha partecipato come giurato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, al Sundance Film Festival e al Busan International Film Festival, è stato nominato dal governo francese Cavaliere delle Arti e delle Lettere per il contributo al mondo del cinema nell’anno in cui l’India è stata paese ospite al Festival di Cannes ed è stato l’ispirazione del regista inglese Danny Boyle per il film premio Oscar The Millionaire. Ha iniziato la sua carriera come regista a diciannove anni e attualmente presenta più di cinquanta opere, ultimamente è stato acclamato per la sua co-direzione della serie Netflix Sacred Games. Al River to River Florence Indian Film Festival oltre alla proiezione di Almost Pyaar sarà visibile anche il suo thriller sovrannaturale Dobaaraa (sabato 10 alle 20:30).

Dobaaraa di Anurag Kashyap

Come sottolinea Selvaggia Velo è una soddisfazione poter ospitare a Firenze un personaggio di questo calibro che ci permette di conoscere anche l’India più oscura. La direttrice, infine, continua con un augurio “che il cinema possa tornare ad essere un’esperienza collettiva unica e irripetibile” e proprio eventi come River to River Florence Indian Film Festival lo rendono possibile.

River to River Florence Indian Film Festival

www.rivertoriver.it

Instagram: @river2riverfiff – Facebook: rivertoriverfiff 

Cinema la Compagnia – Via Cavour 50/r

www.cinemalacompagnia.it

Biglietti alla cassa del cinema, su cinemalacompagnia.ticka.it o su www.mymovies.it/ondemand/river-to-river

In copertina Mannequin di Arko Datto