Situata nel cuore della campagna toscana, la Val d’Orcia accoglie borghi e paesaggi celebrati da pittori e fotografi di tutto il mondo. Pennello o fotocamera alla mano che sia, l’importante è avere ai piedi un paio di scarpe outdoor per godersi al meglio questo territorio incredibile, soprattutto il suo fiore all’occhiello: San Quirico d’Orcia e i suoi dintorni.
Avete presente quella foto con la chiesetta, i cipressi tutt’attorno e le colline? Sì, quelle colline, quelle che hanno reso la Toscana famosa nel mondo, quelle a cui pensano i tedeschi o affini quando ti fermano in via dei Cerretani per chiederti qualche consiglio su dove mangiare e dove andare per una giornata fuori Firenze, alla scoperta della campagna toscana. Linee sinuose si perdono in un mare verde o dorato a seconda della stagione, un flusso che si interrompe solo per qualche ottima pausa-gusto e la risposta più spontanea che ti viene in mente è: andate in Val d’Orcia!
A San Quirico d’Orcia, suggeriremmo per la precisione
Posto in cima a un colle, il piccolo quanto ameno borgo di San Quirico d’Orcia sovrasta senza dominare la vallata circostante offrendo panorami mozzafiato. Fluidamente inserito nei movimenti ondulatori delle colline, come anche gli altri due famosi borghi della Val d’Orcia, Montalcino e Pienza, può essere ritenuto il fulcro ideale per esplorare con tutti e cinque i sensi questo territorio a sud delle mura di Siena e che si estende fino al confine laziale.
Il borgo è antichissimo, pare che affondi le sue radici in epoca etrusca, e l’impatto attuale è medievale, come anche il periodo del suo principale sviluppo: si trovava sul tracciato dell’antica Via Francigena, l’itinerario che dal Nord Europa conduceva a Roma, percorso soprattutto nel Medioevo da pellegrini, viandanti e commercianti. Tutt’oggi è tappa, fra l’altro una delle più belle in Toscana, dell’odierna Via Francigena, resa nuovamente fruibile per scopi sempre religiosi, storici ma soprattutto escursionistici.
Una posizione strategica che permise ad arte e architettura di fiorire all’interno delle sue mura, con esempi che sublimano gli occhi del vagabondo di turno, come la Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta e gli Horti Leonini. Le papille del vagabondo invece vengono sublimate dai numerosi ristorantini che costellano il borgo e che mettono in tavola i sapori autentici del territorio accompagnati da un ottimo bicchiere di vino, giusto per non disattendere le aspettative che qualsiasi essere umano formula quando pensa al fuoriporta toscano.
Il Parco culturale della Val d’Orcia è parte del Patrimonio mondiale dell’Umanità
Arte, storia, gastronomia, ma è la natura il piatto forte di San Quirico d’Orcia, una natura particolare, dove la mano dell’uomo ha lavorato con sapienza e rispetto, regalando un paesaggio unico al mondo e raro caso di collaborazione armonica tra uomo e natura. Il tutto, giustamente, tutelato dal Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d’Orcia e inserito dall’Unesco nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Un territorio solcato da numerose strade bianche e sentieri che tra campi coltivati, vigneti e boschetti, conducono il vagabondo fiorentino e non, a estasiarsi a ogni passo e ad interrompere l’andatura per tirar fuori la fotocamera e immortalare quel paesaggio, che sembra uscito dal pennello di un pittore e rievoca pensieri degni di uno scrittore.
“Questa valle… dove verdeggia di annose e foltissime boscaglie cosparse di selci, di asce di pietra e di bronzo, fa testimonianza del primo passo della vita umana; dove serva spezzati gli archi di un ponte, ricorda la forza di Roma; nei castelli serba la potenza feudale, nelle pievi quella religiosa, nelle “grancie” quella ospitaliera , dappertutto quella della natura e degli elementi, dall’urto del vento che stroncò le cime dei faggi, allo scroscio dell’acqua che travolse il villaggio…”
di Fabio Bargagli Petrucci
Il modo migliore per scoprire la Val d’Orcia è a piedi!
Vi ricordate la famosa chiesetta con i cipressi di inizio articolo, la Cappella della Madonna di Vitaleta?
Oltre che in foto, si può ammirare dal vivo, nella campagna a due passi dal borgo. Anzi, meriterebbe più di due passi, un giro alla scoperta della Val d’Orcia, proprio un giro, completo, un bell’anello che parte da San Quirico e ritorna a San Quirico, passando per Vitaleta e fra le colline più suggestive al mondo. A piedi ovviamente, il modo migliore per godersi il borgo e i suoi dintorni, in una facile escursione adatta a tutti, dato il pochissimo dislivello in salita.
Una giornata di trekking e colline da terminare in bellezza con una lauta merenda e un buon bicchiere di vino in mano, circondati da un paesaggio incomparabile e amato da pittori e fotografi di ogni epoca; una giornata per capire cosa rispondere con esattezza ed entusiasmo al prossimo tedesco sperduto.
Organizza il tuo tour in Val d’Orcia
Se vorrete visitare la Val d’Orcia con noi potremo organizzare per un gruppo di minimo 8 persone un tour con la nostra guida Benedetta Perissi curatrice dell’articolo. Basterà scrivere una mail a redazione@firenzeurbanlifestyle.com
Articolo e foto di Benedetta Perissi, la foto della Chiesa della Cappella di Vitaleta è di Lorenzo Sestini by Pixabay.com