Come farsi un minibar in casa con 50 euro

minibar a casa

Veniamo ai drink

Ma con una premessa. Non berrete esattemente come in un buon cocktail bar, sennò il mio lavoro e quello di altre decine di migliaia di persone sarebbe inutile (ancor più di quanto non lo stia diventando in questi mesi), ma berrete comunque un buon drink di tutto rispetto.

Il cocktail più bevuto in Italia non è solo un drink: lo spritz è uno stato mentale, è un prodotto culturale. Però voi nella lista della spesa non avete l’Aperol, che è l’ingrediente fondamentale per la sua versione più popolare. Non l’avete perché un Aperol Spritz si beve meglio all’aperto, magari a Rimini o a Calafuria, e perché le altre bottiglie che avrete comprato sono polifunzionali mentre quella vi è utile solo per fare questo drink. Se non volete rinunciare a uno spritz, potrete provare a farlo col Bitter, magari aggiungendovi un ramoscello di rosmarino. Quindi: 

spritz

Riempite almeno per metà un bicchiere da vino con del ghiaccio, versatevi dentro 2 tazzine da caffè di Bitter, altrettanta acqua gassata e colmate con vino fermo o mosso. Passate velocemente il fuoco di un accendino su un ramoscello di rosmarino vedendo gli aghi allargarsi lievemente. Ne starete sprigionando gli oli essenziali, ottimi dentro il drink. Mettetelo nel bicchiere e usatelo per mescolare il tutto. Aggiungete se volete una scorza o una fetta di arancia. 

Ancora più facile, ma con i dovuti accorgimenti. Abbiamo bisogno di 3 tazzine identiche da caffè di Bitter, Vermouth e Gin. Il Punt&Mes è un po’ più amaro del solito, ma il Martini è un po’ più dolce del Campari, quindi come si dice a Firenze “poggio e buha fa pari”. Il fatto del Negroni è che tende velocemente a sciogliere il ghiaccio se lo si fa direttamente nel bicchiere, quindi meglio farlo nel nostro mixing glass a parte e raffreddarlo per bene mescolandolo brevemente, e poi versarlo nel bicchiere con cui lo berremo (mi raccomando, pieno di ghiaccio!) . In questo modo si manterrà più a lungo fresco e si annacquera meno velocemente. Guarnire con una fetta di arancia e, se vi sentite particolarmente estrosi, aggiungere un paio di foglioline di basilico al mixing glass per dargli una nota di freschezza. 

  • Americano. 

Vi ricordate le boccette di Campari Soda che avete in frigo? È l’ora di usarle per un trick divertente!versatene una in un bicchiere, aggiungetevi una tazzina e mezzo di Vermouth e siete pronti. L’americano dura poco nelle mani di un affezionato, quindi in questo caso potete usare anche poco ghiaccio, che tanto in 2 minuti avrete finito. Guarnire con fetta di arancia e zest di limone. 

  • Gin Tonic. 

Gin e Tonic, punto. Non troppo gin per favore, ma non lesinate sul ghiaccio. Volete metterci un cetriolo? Un ramoscello di timo? Una foglia di ulivo? Una fetta di colomba che vi è avanzata? Fate pure.

Però vergognatevi e pregate per la vostra Anima. 

L’unica guarnizione ammissibile è una fettina di limone. Se volete sentirvi esotici indugiate alternativamente su una di lime. 

  • Altre cose e Tonic. Il vermouth&tonic è molto sottovalutato, ma è da provare. Stessa cosa vale per il Branca&tonic. Non siate diffidenti, potreste precludervi una interesante conoscenza che – per la bassa gradazione che ha – rende socialmente accettabile un drink anche a mezzogiorno.
  • Daiquiri. 

Qui si va sul complicato. È l’ora di tirare fuori il nostro barattolo col tappo a vite. Metteteci dentro 2 cucchiaini di zucchero, una tazzina di succo di limone (se avete il lime è meglio) e mescolateli insieme con un cucchiaino per far sciogliere lo zucchero. Aggiungete 2 tazzine di rum, riempite con ghiaccio, chiudete col tappo e…shakerate! Versate il liquido lasciando il ghiaccio nello shaker in una coppetta che – siccome ormai siete dei Maestri – avrete tirato fuori dal freezer proprio per l’occasione. 

  • Daiquiri. Ma con l’Ananas. 

Come sopra ma con una bella rondella di ananas tagliata a cubetti e un cucchiaino in più di zucchero. In questo caso però dovrete frullare il tutto. Avete attrezzato il vostro balcone con sdraio e materassino gonfiabile? Allora questo è il drink che fa per voi! 

  • Daiquiri. Ma col Gin. 

Non si chiama daiquiri in questo caso, ma si chiama “Gin Sour” (si legge sauar). Vedi sopra. In questo caso un’erbetta aromatica nello shaker ci starà molto bene. Usate quella che avete ma solo una alla volta. 

  • Daiquiri. Ma col Miele. 

Quasi come sopra, solo che il miele non si scioglie bene quindi vi consiglio di fare uno sciroppo di acqua e miele aggiungendo per ogni tazzina di miele una mezza tazzina di acqua calda e mescolando per creare un composto omogeneo. Sì, ormai siete degli artisti, potete arrivare anche a questo. 

  • Daiquiri. Ma col Gin e col Miele. 

Si chiama “Bee’s Knees”, ed è buonissimo. 

  • Cocktail Martini. 

No. 

Non siete ancora pronti. Sarà per la prossima.

Articolo a cura di Julian Biondi consulente beverage per bar e aziende, giornalista di settore e inguaribile bon vivant

Foto di copertina