La potenza del suo talento però, non è dimenticata a Roma, dove c’è ancora chi è disposto a convincere il Papa a concedergli la grazia, ma proprio mentre sta rientrando con una nave, il suo viaggio s’interrompe per un sospetto naufragio. Il bagaglio con i suoi dipinti, pegno da pagare per l’annullamento della condanna, viene perduto e lui, nel tentativo di recuperarlo, vaga per le spiagge della Maremma, dove incontra una terribile morte.Â
LO SCUDO CON TESTA DI MEDUSA
Un’espressione terrificante, un grido spezzato, sangue che schizza dal collo, serpi che s’avvinghiano dimenandosi: un mostro sta morendo decapitato, è Medusa.Â
Eseguito dal Caravaggio tra il 1597 e 1598, fu un prezioso dono che il suo protettore, il Cardinal Del Monte, esponente del Granducato di Toscana in Vaticano, portò a Ferdinando I De’ Medici.Â
Probabilmente decisero insieme il soggetto da rappresentare, ma sicuramente ciò che non concordarono fu come rappresentarlo, l’iconografia di questo capolavoro resta un mistero, conosciuto soltanto dal pittore.Â