Violeta Benini, la “sesperta”divulvatrice”

violeta benini sessuologa

Violeta Benini, ostetrica e professionista di sessualità consapevole, ci ha raccontato del suo lavoro e del suo nuovo libro.

Fin dal secondo anno di università, Violeta – sessuologa “divulvatrice”- ha condiviso quanto imparava con le altre donne prima attraverso un blog, rispondendo al forum di Pianeta Mamma e scrivendo articoli per Periodo Fertile. A seguito della laurea ha aperto dei profili social – prima Facebook e poi Instagram – su cui attualmente parla apertamente ai suoi follower di salute, gravidanza, anatomia, sessualità, sextoys, coppette mestruali e tanto altro. Il suo ambito di specializzazione è la riabilitazione del pavimento pelvico, l’equilibrio mestruale, il microbiota vaginale e la sessualità consapevole ma si dedica anche ad abbattere preconcetti e tabù legati al sesso e al corpo. Nel 2012, da libera professionista,  ha condotto una rubrica con Radio Dolomiti intitolata “Afrodita: i misteri delle donne”, ha collaborato con MySecretCase – un sexyshop al femminile – per la conduzione dei Vagina Days (una serie di incontri dedicati alla salute delle donne), ha scritto per Kondom.it e ha poi partecipato come esperta al programma “Sex, lies and Chadia” in cui sono stati trattati importanti argomenti rispetto alla sessualità consapevole. 

Violeta trova sempre nuovi modi per diffondere la sua conoscenza ed esperienza: post, reel, video, corsi online e libri, convinta che sia necessario partire dal sapere per conoscersi meglio e quindi sentirsi più liberi e soddisfatti. Abbiamo parlato direttamente con lei del suo lavoro e dei suoi obiettivi. 

A chi ti chiede di cosa ti occupi cosa rispondi? 

Sono un’ostetrica atipica e poliedrica. Mi occupo della donna nella sua totalità, dal menarca alla menopausa, quindi di rieducazione e riabilitazione del pavimento pelvico ma anche di disfunzioni sessuali. In particolar modo il mio obiettivo è quello di aiutare a ritrovare il proprio equilibrio e a prendere consapevolezza di sé. Faccio questo attraverso consulenze personalizzate online, a domicilio o nel mio studio – a Livorno e, una volta al mese, a Milano –, attraverso corsi online ma anche utilizzando i social. Possiedo poi una vasta collezione di sextoys, che consiglio alle donne per risvegliarsi e conoscersi e oltre centotrenta coppette mestruali. Aiuto a scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze scrivendo recensioni e articoli dei prodotti. 

Su Instagram hai un ampio seguito – attualmente 202K –: qual è l’obiettivo che ti poni quotidianamente nei riguardi dei tuoi follower? 

Attraverso i social vorrei rendere le persone più informate e consapevoli. In generale ritengo che i miei profili possano essere uno strumento per conoscersi e osservarsi maggiormente proprio perché il sapere e l’informazione sono la base per sorprendersi. I miei contenuti possono essere utili non solo alle donne ma anche agli uomini e in generale alle coppie. Nei miei spazi social parlo apertamente di sessualità perché ritengo che sia necessario che qualcuno faccia il primo passo per rendere anche gli altri liberi di farlo. Da qui nasce il termine “divulvare” che sta a indicare la volontà di divulgare conoscenza e maggiore libertà di espressione e condivisione. Il punto di svolta, infatti, è stato proprio quando ho coinvolto anche le mie follower e le ho spinte a diventare loro stesse divulvatrici parlando con le amiche, con la famiglia e con i conoscenti. Ho dato anche alla mia community la responsabilità di poter fare la differenza a partire dalla condivisione. Questo ha innescato una catena di buone pratiche e di passaparola, come delle onde che si propagano da persona a persona. 

Il tuo linguaggio è semplice e ironico nonostante i temi che tratti siano scientifici e complessi, come mai questa scelta?

Questa scelta nasce anche da una mia esigenza personale. Avendo dei DSA negli anni di studio ho avuto necessità di semplificare e utilizzare le immagini per memorizzare e comprendere. Ho trasformato questo mio bisogno nel mio stile comunicativo

Lavori molto per abbattere i tabù legati al corpo e alla sessualità. Su questo argomento hai anche scritto il tuo primo libro intitolato appunto Senza Tabù che ha venduto quasi 20.000 copie. Condividi con noi qualche segreto su come fare? 

Abbattere i tabù non è semplice, entrano in gioco educazione e cultura. Si tratta di un percorso sia individuale, perché si deve fare i conti con le proprie emozioni, che di gruppo. Come detto precedentemente basta l’esempio di una persona che fa il primo passo perché le altre intorno si sentano più a proprio agio rispetto a certi argomenti. Ricevo tanti messaggi da parte di ragazze che ascoltandomi hanno cambiato il loro modo di essere. Per normalizzare alcune situazioni o aspetti di sé è necessario conoscere il funzionamento del proprio corpo così come per vivere con libertà e felicità la propria sessualità è necessario apprenderne le basi. Senza Tabù tratta proprio di questo, è un manuale di educazione sessuale dedicato in primis agli adolescenti ma anche alle loro famiglie e agli adulti.  

Il 15 novembre 2022  è uscito invece il tuo nuovo libro: Voglio venire. Benvenuti orgasmi felici, addio dolore e difficoltà, ci racconti di cosa parla?

Il testo è dedicato alle disfunzioni sessuali fisiche, come ad esempio quella del pavimento pelvico. Ogni capitolo contiene una spiegazione riguardo il funzionamento, i sintomi e dei consigli pratici con una serie di esercizi per migliorare la situazione. Il capitolo finale è invece dedicato alla sessualità. Il libro – adatto a tutti i generi e a tutti gli orientamenti sessuali – vuole essere uno strumento per spingere il lettore ad ascoltarsi di più migliorando la propria quotidianità e il rapporto con sé. È dedicato quindi a chi vuole migliorare la propria vita sessuale, a chi vuole provare diversi tipi di orgasmi o piacere, a chi ha difficoltà a provare entrambi o a chi prova dolore durante il rapporto. 

I profili di Violeta sono l’esempio di come i social possano avere un’utilità concreta e pratica nella quotidianità innescando cambiamenti importanti rispetto alla conoscenza di sé. Il suo lavoro aiuta tantissime donne (e non solo) ad abbattere insicurezze, a prendere consapevolezza del proprio corpo, a normalizzare quelli che possono sembrare difetti o problemi per cui ci sentiamo soli. Troppo spesso, nella società attuale, preferiamo non parlare di alcuni argomenti perché ce ne vergogniamo o li consideriamo scomodi ma sono questi temi che invece ci accomunano e avvicinano. Spazi sicuri in cui condividere conoscenza, esperienze, racconti senza filtri e giudizi diventano fondamentali. Come insegna Violeta, i social possono essere matrici di vere e proprie comunità, basta innescare una catena di condivisione per superare limiti e barriere. 

Foto a cura di Violeta Benini