La scenografia dell’edizione di quest’anno dell’urban festival fiorentino è la serie “Ritratti dell’infanzia negata” realizzata dallo street artist adottato da Firenze Ache77.
Torna anche quest’anno COPULA MUNDI, Festival per la creazione di immaginari condivisi, proprio in qauesti giorni all’interno della Q1 ARENA nella suggestiva cornice del Parco delle Cascine diFirenze. Abbiamo parlato del suo spirito e del suo ricchissimo programma a base di incontri, sport, arte, laboratori musica e tanto altro qui.
L’artista selezionato per realizzare le scenografie di questa edizione è lo stencil-artist ACHE77 (protagonista di una delle nostre copertine e intervistato qui). Utilizzando come supporto i teli in PVC mash che ricoprono la struttura appositamente costruita per il progetto, l’artista ha dipinto a mano bambini di diverse età, fotografati dal situazionista Pino Bertelli, alla sua seconda collaborazione con Ache77. Il progetto è a cura di Street Levels Gallery.
CONTRO LA GUERRA – Ritratti dall’infanzia negatadi Pino Bertelli, è una raccolta di sessanta ritratti di bambini (Africa, Medio Oriente, Chernobyl) che hanno visto la guerra, la fame, la paura, inviandola a noi con i propri sguardi. Questo libro è un atto di accusa contro l’indifferenza e la barbarie di tutte le guerre, ma anche un invito alla pace.
Il progetto di Ache77 prende il nome di RITRATTI DALL’INFANZIA NEGATA e, partendo dalla selezione di dieci scatti tratti dal libro, espone sembianze di bambini che ci guardano con la loro bellezza estrema e ammaccata. Tutto qui: non si vedono né soldati, né macerie, solo volti di bambini che accusano la malvagità di tutte le guerre.
Già in passato Ache77 e Pino Bertelli si sono trovati a collaborare per la realizzazione del murales “Gente della Città del Ferro” nel complesso ex-Ilva di Follonica; questa fruttuosa collaborazione ha trovato il suo perfetto connubio nell’attenzione che entrambi gli artisti rivolgono allo sguardo dei soggetti rappresentati.
Le dieci opere che vanno a comporre l’installazione Ritratti dall’infanzia negata, sono state interamente dipinte a mano in una settimana dall’artista assieme al team di volontari messi a disposizione dal festival, senza i quali non sarebbe mai stato possibile tutto questo.
Una scenografia dall’altissimo valore estetico e con un messaggio importantissimo perché purtroppo sempre attuale. Insomma, ancora un motivo in più per andare al Copula Mundi!