Elisa Morucci “Vedere l’Invisibile” Un suggestivo viaggio nell’immaginario della scultrice fiorentina, alla riscoperta del “sacro” nell’arte

elisa morucci

Pensi che la fruizione delle sculture tramite video dia qualcosa in più al pubblico o al contrario tolga qualche aspetto fondamentale della visione dal vivo delle opere?

Niente può sostituire l’esperienza dal vero nella fruizione dell’arte, tuttavia, credo che le nuove possibilità che si sono presentate grazie all’ausilio della tecnologia, possano e debbano essere sfruttate, con coscienza e intelligenza, si capisce.

elisa morucci

La componente naturale è molto presente in queste opere, soprattutto negli ultimi lavori. Sembra quasi un tributo da parte tua, da parte di tutti gli uomini, alla terra. Vuole essere anche questo uno stimolo alla riflessione?

In questa serie di lavori, che sfocerà in un progetto ben più ampio, dal titolo “Il Sacro”, ho voluto che la natura fosse presente e comunicasse in modo diretto, senza filtri, attraverso le diramazioni delle straordinarie radici e dei rami, che ho recuperato nel bosco sopra casa e che di per sé, sono già opere d’arte. Ho meditato a lungo, indagato l’evoluzione di queste forme mentre provavo meraviglia nel costatare quanto la natura riesca ad adattarsi e rigenerarsi sempre e nonostante tutto. Da queste osservazioni, sono nate le visioni di figure che, scaturendo sinuose dalle forme naturali, ne diventavano il proseguimento; la natura ci parla di una meravigliosa e terrificante unità, contesto sacro, dimenticato. 

elisa morucci

Il mondo ha scelto da tempo la direzione del capitalismo estremo, con modelli privi di sostanza che sono diventati l’imprinting per tutti, anche tanta arte si è adattata a questi modelli, perdendo sempre più il senso di ciò che dovrebbe significare, fare arte, della ricerca del bello, bello inteso come “giusto”. Anche il mondo dell’arte, come tutto il resto, dovrebbe farsi un’analisi e riconsiderarsi, sotto molti aspetti. In generale si tratta di capire a cosa vogliamo assomigliare. L’essere umano, lontano dalle leggi che permeano il creato, ha perso la direzione ed ha paura, di ogni cosa. Per questo vorrebbe assomigliare alle macchine, prestanti che non soffrono e soprattutto immortali. Noi siamo esseri umani, meravigliosamente imperfetti, mortali e queste nostre caratteristiche, percepite per paura e ignoranza come limiti, sono in realtà la nostra forza, ciò che ci permette di amare, scoprire, inventare, fare arte, provare meraviglia di fronte a un cielo stellato.

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