La quarantena salverà il mondo del clubbing?

la quarantena salverà il mondo del clubbing

Fabio Neural

la prima festa dopo la quarantena

Dj e produttore, si innamora della musica Techno sul finire degli anni ’90 quando vive l’epoca d’oro di Jaiss, Insomnia e Imperiale. Formatosi tra Barcellona ed Ibiza il suo talento sia di Dj che di produttore viene consacrato nel 2016 da numerosi successi internazionali. Da allora importanti performance nei migliori club mondiali PURE Australia, Egg London, Creamfields UK, Amnesia Ibiza, El Row Tenerife, Origen Fest & Cocorico’ dove ha avuto l’onore di suonare b2b con Carl Cox.

Ciò che più ti preoccupa di questa situazione surreale?

Quello che più mi preoccupa è che abbiamo a che fare con un pericolo che non conosciamo e che gli stessi scienziati non riescono a capire. Allo stesso tempo sono deluso da come è stata affrontata la situazione al suo nascere, non solo a livello italiano, ma soprattutto globale. Si è preferito salvaguardare l’economia e gli affari quando forse chiudere le frontiere prima o segregarci da subito in casa dopo avrebbe potuto evitare la situazione in cui ci troviamo adesso.

Secondo te il mondo della notte cambierà?

Nessuno si può immaginare cosa accadrà quando tutto sarà finito, ma una cosa è certa, non solo il mondo della notte cambierà, ma anche la vita di tutti noi.  Un certo Albert Einstein diceva che “è nella crisi che emerge il meglio di ognuno” quindi posso solo sperare che ci sarà più collaborazione e solidarietà tra gli addetti ai lavori, perché avremmo ognuno bisogno dell’aiuto dell’altro se vogliamo far ripartire un settore che già era in crisi nel territorio italiano.  Probabilmente si dovrà fare qualche passo indietro per poi farne due in avanti nel futuro, cosa che prima era resa impossibile dalla frenesia del mercato. I cachet delle guest star andranno ridimensionati e il club deve tornare ad avere il suo ruolo di protagonista. Deve tornare ad essere una casa per le persone che vogliono distrarsi qualche ora dai problemi della vita quotidiana, un posto dove potersi lasciare andare senza essere giudicati. Una cosa ci vorrà soprattutto, l’appoggio da parte delle istituzioni, perché il clubbing non solo muove denaro e apporta tanti posti di lavoro, ma soprattutto crea coesione sociale. 

Come ti immagini la prima festa dopo la quarantena?

Beh, ci vorrà sicuramente del tempo. I club saranno tra gli ultimi a cui sarà permesso riprendere l’attività. Il mio sogno sarebbe rivedere la spensieratezza e la voglia di divertirsi ascoltando e ballando la musica come era all’inizio degli anni ’90 quando ci fu il boom della musica elettronica. Mi piacerebbe vedere le persone abbracciarsi di nuovo liberamente dopo che questo virus ci ha tolto questo gesto emblematico di umanità e di scambio di emozioni

https://soundcloud.com/fabioneural/

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